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Certificazioni false per prepensionamenti, arrestato medico a Torino /Video

03 febbraio 2016 | 12.11
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Con certificazioni mediche false facevano ottenere pensionamenti anticipati a dipendenti pubblici per patologie invalidanti. Il medico legale Enrico Quaglia e il presidente della Commissione Medica di Verifica (Cmv) del ministero dell'Economia e Finanza Enrico Maggiore sono stati però scoperti dai carabinieri del Nas di Torino. A parziale conclusione dell’indagine, convenzionalmente nota come 'Argante', i militari hanno così eseguito una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della procura della Repubblica di Torino, nei confronti di un medico legale ritenuto responsabile di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Per ciascuna pratica emessa in favore del richiedente, il medico legale guadagnava 5.000 euro di cui 1000 euro venivano consegnati a Maggiore nel suo ufficio, occultati all’interno di un panino.

L’indagine nasce da una segnalazione giunta al Nas di Torino, che ha evidenziato come un’insegnante che aveva beneficiato del prepensionamento a causa di alcune patologie invalidanti incompatibili col servizio, conducesse in realtà una vita non compatibile. Gli accertamenti preliminari hanno confermato alcune difformità nelle valutazioni espresse dai membri della locale commissione medica di Verifica del Mef, tese a concedere, sulla base di certificazioni mediche false o parzialmente veritiere, pensionamenti anticipati in favore di pubblici dipendenti per patologie invalidanti.

L’articolato disegno criminoso, sottolineano i carabinieri del Nas, "reiterato nel tempo, consisteva nel veicolare alle sedute della commissione presiedute da Maggiore, i clienti procurati da Quaglia, al fine di far loro ottenere una falsa attestazione di incompatibilità della condizione lavorativa con lo stato di salute".

Tale dichiarazione veniva emessa sulla base di certificazioni mediche prodotte da specialisti compiacenti, false o parzialmente veritiere, che lasciavano a Maggiore ampia discrezionalità nell’individuazione della patologia. I due indagati avevano ideato un meccanismo tale da consentire l’instradamento dei fascicoli dei clienti di Quaglia, contrassegnati sulla copertina dalla lettera “Q”, nelle giornate in cui la Cmv era presieduta da Maggiore.

Nell'ambito della stessa indagine, il 17 settembre scorso, i carabinieri del Nas di Torino hanno arrestato Enrico Maggiore, al quale pochi minuti prima, Enrico Quaglia, aveva consegnato un sacchetto contenente un panino, al cui interno erano occultati 2.000 euro, come compenso dovuto al Maggiore per due istruttorie favorevolmente valutate nel corso della seduta di quella mattina.

L’entità del danno causato, che non è ancora stato quantificato, in relazione al numero complessivo di pratiche irregolari trattate dal 2005 al 2015, è di 592 tra docenti e ausiliari della Pubblica Istruzione, dipendenti delle Poste Italiane, Enel, di varie amministrazioni comunali e provinciali, infermieri, medici, ecc. che sono stati posti in quiescenza, verosimilmente senza avere in tutto in o in parte i requisiti.

Per questo motivo la Procura di Torino ha disposto il sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili dei due indagati. A Enrico Maggiore sono stati sequestrati 600.000 euro mentre a Enrico Quaglia a 1.100.000 euro.

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