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Vino: Cervim, Stefano Celi è il nuovo presidente

06 luglio 2020 | 17.44
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Il Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura montana

Stefano Celi
Stefano Celi

Per la prima volta un viticoltore alla presidenza del Cervim (il Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura montana). Si tratta di Stefano Celi, 49 anni, vignaiolo valdostano (proprietario dell’azienda vitivinicola La Source), nominato dalla giunta regionale della Valle d’Aosta come nuovo presidente del Cervim con sede ad Aosta. Celi, che succede a Roberto Gaudio (che ha svolto il ruolo di presidente dal gennaio 2011) è stato nominato dal governo regionale della Valle d’Aosta quale presidente del Consiglio di amministrazione. Inoltre, sono stati nominati Roberto Gaudio e Ivo Joly quali consiglieri e Jean-Claude Favre come revisore dei conti. "Sarà una presidenza nel segno della continuità del grande lavoro fatto - commenta il neo presidente Celi - come le nomine dell’ex presidente Gaudio (che non poteva essere rieletto per limiti di mandato) e di Joly, che già ha fatto parte in passato del Cda del Cervim, sono ad indicare".

Proprio nei giorni scorsi è stato firmato il decreto attuativo sulla viticoltura eroica, che concretizza un grande lavoro svolto dal Cervim e che riporta la definizione di viticoltura eroica e le caratteristiche elaborate e utilizzate dal Cervim stesso. "Si tratta di una novità molto importante - sottolinea Celi - che rappresenta un punto di partenza per il futuro della viticoltura eroica in Italia, e che potrà permettere una salvaguardia e una promozione migliore a questo segmento della viticoltura".

Il futuro della viticoltura eroica? "Sempre più forte il legame fra territorio e viticoltura: la salvaguardia dei territori estremi in cui si fa vino, passa insindacabilmente dalla presenza dell’uomo e quindi in questo caso della viticoltura. Quando si acquista una bottiglia di vino eroico, oltre alla grande qualità riconosciuta che queste produzioni hanno raggiunto, bisogna considerare nel prezzo finale, i costi di produzione maggiore e il ruolo anche sociale che quella bottiglia di vino rappresenta. Sempre di più c’è questa consapevolezza da parte dei consumatori e winelover, sempre più attenti", conclude il presidente Celi.

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