cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 06:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cgil Cisl Uil: "Basta morti sul lavoro, 1 vittima ogni 48 ore nei cantieri, parte mobilitazione da Roma"

13 novembre 2021 | 16.11
LETTURA: 4 minuti

Oltre 1.000 morti da inizio 2021, la denuncia dei leader Landini, Sbarra e Bombardieri: "andremo avanti se non arrivano risposte dal governo anche su manovra, riforma pensioni e fisco"

Cgil Cisl Uil:

Come in un cimitero c'erano tante croci bianche piantate a terra, sormontate da caschetti gialli da cantiere e una rosa rossa appoggiata ad ogni croce. Questa la toccante scenografia scelta dai sindacati in ricordo delle vittime sul lavoro per la manifestazione unitaria, in piazza Santi Apostoli a Roma, al grido di "Basta alle morti sul lavoro", indetta dai sindacati dei lavoratori edili Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, a cui hanno partecipano anche i tre leader di Cgil Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

A spingere i sindacati a scendere in piazza sono i numeri di questa "strage che non si ferma", di questa "interminabile scia di sangue" come hanno tuonato dal palco, una piaga che da ottobre ad oggi ha seminato 1.000 vittime nei luoghi di lavoro, 15 mila in dieci anni, oltre a tantissimi infortuni e malattie professionali, con una delle più alte incidenze proprio nei cantieri edili dove, troppo spesso, lavoratori over 60 salgono sui ponteggi esponendosi a rischi mortali in un'età che dovrebbe essere della pensione, e dove, dall'inizio di quest'anno ad ottobre, si è registrata una vittima ogni 48 ore. Un vero e proprio "bollettino di guerra" hanno sentenziato i sindacati.

Del resto troppo spesso le norme sulla sicurezza vengono disattese nei cantieri e per Cgil Cisl Uil bisognerebbe rafforzare i controlli, le assunzioni tra gli ispettori e poi, andrebbe introdotta la "patente a punti" per tutte quelle aziende che non osservano le norme sulla sicurezza e allo stesso tempo in grado di premiare quelle imprese che "investono sulla formazione e nelle quali la sicurezza non è un costo ma un elemento distintivo". Un richiesta gridata a più riprese dai tre leader.

"Bisogna far applicare i contratti e poi assumere, più ispettori, più medici del lavoro e coordinare poteri e competenze dell'Inps, dell'Inail, dell'Ispettorato nazionale del lavoro, delle Asl. E' un'azione urgente, necessaria" ha sottolineato Sbarra. "Salute e sicurezza - ha rimarcato Landini - significa non lavoro precario e non in subappalto al massimo ribasso e, significa, non dover andare a 65 anni sui ponteggi per poi cadere. E' chiaro quindi che significa anche parlare di riforma delle pensioni, lotta all'evasione fiscale e creare un lavoro stabile che dia un futuro ai giovani".

La mobilitazione indetta dai sindacati "servirà a far cambiare idea alla politica e al governo" ha annunciato Bombardieri. Cgil Cisl e Uil si preparano dunque, dalla manifestazione di oggi, ad andare avanti con una mobilitazione ad oltranza fino a che non arriveranno risposte dal governo su "una serie di temi sui quali ancora non ci siamo" e ci "sono mancanze" in riferimento alla legge di bilancio, a partire proprio dalle pensioni, che necessita di una riforma "dal Governo vogliamo avere la certezza e l'impegno di una volontà politica di cambiare una riforma sbagliata" non ha mancato di sottolineare Landini in vista della convocazione a Palazzo Chigi dal Premier Mario Draghi sulla quali si apre il confronto martedì prossimo. Sulle riforme "bisogna dare risposte ai giovani, alle donne, oggi, adesso" e bisogna anche "dare risposte alle disuguaglianze create dalla legge Fornero perche' i lavori non sono tutti uguali" ha detto Bombardieri.

La manifestazione, dove è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, si è svolta in una piazza Santi Apostoli transennata a cui si è potuto assistere solo muniti di green pass e seduti. Oltre ai tre leader si sono alternati sul palco i segretari generali di categoria Alessandro Genovesi (Fillea), Enzo Pelle (Filca) e Vito Panzarella (Feneal) che hanno citato numerose testimonianze. Tra queste quella di Monica, una madre che alcuni mesi fa ha perso il giovane figlio 23enne, morto in cantiere del Nordest, schiacciato da un carico di 15 quintali di impalcature sganciate da una gru in movimento. "Urlo il mio dolore anche a nome di tante altre mamme, tante altre mogli, tante altre famiglie come la nostra, devastate dalla perdita di un loro caro affinché le istituzioni facciano veramente qualcosa di concreto, non se ne può più di parole, parole, parole che volano nel vento come le ali spezzate di chi si è recato al lavoro senza fare più ritorno a casa!". Questo il suo messaggio che è stato letto da un delegato Rlst di Roma Gianni Lombardo.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza