Calcio: Di Livio, Juve se la può giocare e Barca non è solo Messi

"La Juventus se la può giocare, non alla pari, ma giocando in una certa maniera può anche vincere. E' una occasione da non lasciarsi sfuggire". E' la carica ai bianconeri dell'ex Angelo Di Livio che dopo aver alzato la Coppa dei campioni all'Olimpico contro l'Ajax nel 1996 spera ora che la squadra di Allegri possa tornare al successo in Champions nella finalissima di Berlino contro il Barcellona.

"Non credo ci si deve fossilizzare su Messi, il Barcellona ha grandissime qualità -sottolinea ai microfoni di 'Radio anch'io sport' su RadioUno, l'ex centrocampista-. Forse Allegri giocherà col rombo che dà superiorità numerica a centrocampo, i catalani fanno possesso cercando poi le verticalizzazioni per i tre lì davanti, è chiaro che servirà un occhio di riguardo su Messi ma la squadra dovrà esser brava a restare compatta".

Corsi e ricorsi storici, 'Soldatino' Di Livio vede analogie tra la sua Juve e questa, soprattutto nella personalità dei tecnici con Allegri molto simile a Lippi: "In lui rivedo Lippi, è uno abbastanza tranquillo, con lo stesso carattere, ma ogni tanto si arrabbia dando la scossa. La settimana della vigilia è snervante, il maggior avversario è la tensione, la Juve non deve esser tesa, deve giocare concentrata perché la tensione ti può bloccare. Dipenderà molto da come prepareranno la partita".

"Difficile fare paragoni ma questa Juve ha una qualità straordinaria, lo zoccolo duro di questa squadra sa trascinare e dare a chi arriva una mentalità vincente. Sanno che per stare in un grande club come la Juve devi portare grandi traguardi altrimenti dopo un anno rischi di lasciare la squadra. Buffon è uno dei più forti, è una fortuna averlo ancora con noi. Non vincere in carriera la Champions può essere anche un rammarico, spero che sabato possa alzarla al cielo". Ovviamente non c'è una ricetta per bloccare Messi e compagni, ma Di Livio qualche consiglio si sente di darlo: "Allegri sa bene che non deve far arrivare la palla a Messi, dovranno pressare molto gli avversari anche se è dispendioso in termini di energie, è importante non dargli il tempo di ragionare. Noi ci concentriamo su Messi ma a centrocampo hanno grandi maestri. La strada deve essere riconquistata palla e andare con le ripartenze, credo sia questo che Allegri sta preparando. Zidane mi diceva che quando lo marcavano a uomo si esaltava, credo che lo stesso valga per Messi".