"Restano i dubbi di fronte a situazioni alle quali non riusciamo, anche con il buon senso, a dare delle risposte"
“Secondo me è un’ulteriore garanzia, non possiamo mollare proprio adesso, dobbiamo ascoltare la scienza e accettare le regole”. Antonello Colonna, parlando con l’Adnkronos del decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, plaude al green pass rafforzato per entrare nei ristoranti al chiuso anche in zona bianca. “La nostra categoria deve contribuire e per una volta affiancare le disposizioni – afferma senza incertezze lo chef - Una cosa però ci tengo a sottolinearla ed è la solita non chiarezza, i dubbi e le domande dei cittadini ma anche di noi operatori che ci ritroviamo di fronte a situazioni alle quali non riusciamo, anche con il buon senso, a dare delle risposte”.
“Ad esempio - si domanda il patron del Colonna Resort di Labico, vicino Roma, dove domenica scorsa ha inaugurato anche un museo alla presenza del ministro Franceschini - con il semplice green pass si può accedere in hotel ma non si può andare nel ristorante. E nella sala tv? E nella hall? E nei salotti conviviali? E nella SpA? Entri in camera e non puoi più uscire? Ecco, di queste domande ne arrivano a valanga, e noi operatori non possiamo sostituire la legge o la scienza o le forze dell’ordine, che spesso anche loro si trovano in difficoltà”.
“Come 2 anni fa - dice ancora Colonna - non c’è chiarezza e in questo modo si alimentano le proteste e anche i no vax. Basta andare in giro per le piazze, basta salire in metro o sui treni locali per capire che queste restrizioni sono abbastanza blande. E infine la questione mascherine: quanto durano e sono veramente protettive? Oppure ormai la gente ne fa un uso abitudinario senza pensare all’igiene? Troppe domande e poche risposte chiare. Detto ciò - chiosa lo chef - vacciniamoci, che è la soluzione migliore”.
di Cristiano Camera