L'ex vice presidente afferma che l'ex presidente "conosceva le tecniche e non c'è stato nessun tentativo da parte mia di tenerlo all'oscuro" come si afferma nel rapporto del Senato "piena di fesserie".
George Bush "era informato a pieno" del programma della Cia per i metodi duri negli interrogatori dei sospetti. E' quanto ha affermato Dick Cheney in un'intervista a Fox News contestando il quadro descritto dal rapporto del Senato sulle torture di un presidente tenuto praticamente all'oscuro di quanto effettivamente avvenisse nelle prigioni segrete. L'ex vice presidente repubblicano è poi tornato ad attaccare il rapporto definendolo "completamente sbagliato" e "pieno di fesserie".
Non è assolutamente vero, ha incalzato Cheney nell'intervista con l'emittente conservatrice, che l'agenzia abbia ingannato l'amministrazione sul programma. "L'idea che la commissione sta cercando di far passare che la Cia fosse in qualche modo agendo fuori dalle regole e che noi non fossimo informati, che il presidente non fosse informato, è semplicemente una bugia", ha affermato l'ex vice presidente che comunque ha ammesso di non aver neanche letto l'intero documento.
Per Cheney quindi Bush "era informato di tutto", anche se nel corso dell'intervista l'ex vice presidente, considerato il vero architetto della lotta al terrorismo, ha precisato che l'ex presidente "sapeva tutto quello che doveva e voleva sapere, conosceva le tecniche e non c'è stato alcun tentativo da parte mia di tenerlo all'oscuro".
Cheney ha poi sottolineato che queste tecniche di interrogatorio, il termine asettico usato dai legali dell'amministrazione Bush per autorizzare torture come il waterboarding, sono state efficaci e, contrariamente a quanto sostiene il rapporto, sono servite a sventare attentati. "Che cosa siete preparati a fare per ottenere la verità su possibili futuri attacchi contro gli Stati Uniti?", ha provocatoriamente chiesto a chi ora lo attacca.