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Chiara, volontaria Airc perché "non è mai ora di restare senza mamma"

06 novembre 2019 | 13.14
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Il cancro ha colpito sua madre due volte ma "io credo nella scienza", assicura la giovane volto simbolo della campagna per i 'Cioccolatini della ricerca'

Chiara, volontaria Airc perché

"A parole non riuscirò mai a far capire quanto vivo sulla mia pelle l'importanza della ricerca". Chiara, 42 anni, di Fabriano nelle Marche, è il volto della nuova campagna dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro e alla fine le parole giuste le trova: "Non è mai ora di rimanere senza mamma". E' anche per questo, per contribuire a combattere il male che ha colpito due volte sua madre, che Chiara da più di 10 anni fa la volontaria per l'Airc. Protagonista dei 'Giorni della ricerca' promossi dalla Fondazione da domenica 3 novembre a domenica 10. Una settimana densa di eventi di sensibilizzazione sui media, nelle scuole, negli stadi e nelle piazze dove sabato 9 verranno distribuiti i Cioccolatini della ricerca.

A fine anni '90 Chiara è ancora adolescente quando la sua mamma si ammala per la prima volta di tumore al seno. E circa 10 anni fa il cancro ritorna: linfoma non Hodgkin, nessuna terapia da seguire, solo analisi periodiche per tenere la situazione sotto controllo. "Vivo giorno per giorno", dice la madre in un video Airc. "E' dura", conferma la figlia, però capisci benissimo "quanto è importante sostenere chi fa ricerca. Perché è in questa maniera che si va avanti". Chiara ci crede e non a caso dedicarsi agli altri è la sua vita: "Lavoro ormai da quasi 18 anni per una cooperativa sociale - spiega - Il rapporto di ogni giorno con le persone che vivono il disagio, l'handicap, la malattia per me è un arricchimento". Ma anche nel tempo libero "fare qualcosa, contribuire personalmente", è diventata la sua missione "perché io credo nella ricerca", non si stanca di ripetere.

"Ho fatto avere la mia disponibilità attraverso il sito di Airc - racconta - e così è iniziata la mia avventura da volontaria". Poi ha avuto modo di visitare uno dei laboratori dove i circa 5 mila scienziati aiutati dalla Fondazione portano avanti i loro progetti, e "in quel momento ho avuto la conferma che avevo fatto la scelta giusta. In quel laboratorio ho respirato un'aria bellissima - testimonia Chiara - Per questo, quando faccio la volontaria e parlo con la gente in piazza, per me è fondamentale trasmettere loro il mio entusiasmo, quello in cui credo: il sostegno al lavoro dei ricercatori".

I Giorni della ricerca dell'Airc sono per la Fondazione "un appuntamento che da 25 anni cresce e si rinnova per raccontare al pubblico i progressi raggiunti nell'ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e presentare le nuove sfide che Airc e la comunità scientifica si trovano ad affrontare per rendere i tumori sempre più curabili". La campagna coinvolge le trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai, gli studenti delle scuole superiori, gli stadi di calcio della Serie A e oltre mille piazze d'Italia dove sabato - a fronte di una donazione minima di 10 euro - sarà possibile ricevere una confezione con 200 grammi di cioccolato fondente (alimento 'scudo' promosso dalla scienza) e una Guida su prevenzione, diagnosi e cura dei tumori.

"Il cancro - sottolineano dall'Associazione pilastro del sostegno alla ricerca - resta una priorità a livello mondiale: solo nel nostro Paese per il 2019 si stima che saranno diagnosticati 371 mila nuovi casi, più di mille al giorno. Per incidere su questi numeri i ricercatori italiani stanno lavorando senza sosta, grazie al contributo fondamentale di Airc, per arrivare a diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci e mirati. La ricerca non può permettersi pause", e per questo la nuova campagna servirà a raccogliere altri fondi da destinare ai 'cervelli' supportati dalla Fondazione.

Nell'immagine simbolo della campagna, accanto a Chiara (al centro, a simboleggiare "l'impegno delle 20 mila persone che nel corso dell'anno scendono in campo al fianco di Airc) ci sono Valentina e Leonardo, "in rappresentanza dei tanti pazienti che hanno superato il cancro e che con le loro storie possono testimoniare i progressi raggiunti dalla ricerca grazie al lavoro di scienziati come Alessia Ciarrocchi e Nicola Baldini". Una foto di gruppo per lanciare il messaggio di Fondazione Airc: "Ci sono battaglie che si combattono insieme".

Da lunedì 11 novembre la distribuzione dei Cioccolatini della ricerca proseguirà in 1.728 filiali di Banco Bpm presenti su tutto il territorio. "Banco Bpm conferma così il suo impegno al fianco di Airc anche come partner istituzionale dei Giorni della ricerca - evidenzia la Fondazione - mettendo a disposizione una serie di strumenti bancari dedicati alla raccolta fondi e offrendo la possibilità di finanziare i giovani ricercatori italiani di talento nel perfezionamento del proprio percorso professionale. E' possibile scoprire come sostenere la ricerca nella filiale Banco Bpm più vicina su bancobpm.it".

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