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Chiesa: don Milani, ex Sant'Uffizio toglie condanna a libro del 1958

16 aprile 2014 | 14.50
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Il dossier inviato a Papa Francesco dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ''riabilita'' le ''Esperienze pastorali'' di don Lorenzo Milani (1923-67), il priore di Barbiana autore della celebre ''Lettera ad una professoressa''. Era il 1958 e la condanna vaticana, con un articolo sull'''Osservatore Romano'', prevedeva l'ordine del ritiro dal commercio e il divieto di ristampa perche' ritenuta inopportuna la lettura dell'opera pastorale. Da ora in poi, 56 anni dopo, annuncia lo stesso Betori, ''Esperienze pastorali'' non e' piu' condannato dall'ex Sant'Uffizio e potra' essere ristampato senza l'autorizzazione ecclesiastica.

In un'intervista rilasciata al settimanale diocesano ''Toscana Oggi'', in occasione della Pasqua e della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il card. Betori rivela tra l'altro che la Congregazione per la dottrina della fede, dopo aver esaminato il dossier da lui stesso inviato al pontefice su ''Esperienze pastorali'', ha risposto ''che non c'e' stato mai nessun decreto di condanna contro 'Esperienze pastorali' ne' tantomeno contro don Lorenzo Milani''.

''Ci fu soltanto una comunicazione data dalla Congregazione all'Arcivescovo di Firenze nella quale si suggeriva di ritirare dal commercio il libro e di non ristamparlo o tradurlo. Questa comunicazione, che poi fu resa nota anche attraverso un articolo dell'Osservatore Romano, e' il tutto della vicenda 'Esperienze pastorali'. Quindi - spiega Betori - non c'e' stato mai un decreto che in qualche modo dava un giudizio di condanna dell'opera e dell'autore. L'intervento aveva un chiaro carattere prudenziale ed era motivato da situazioni contingenti. Oggi la Congregazione mi dice che ormai le circostanze sono mutate e pertanto quell'intervento non ha più ragione di sussistere. Da ora in poi la ristampa di 'Esperienze pastorali' non ha nessuna proibizione da parte della Chiesa e torna a diventare un patrimonio del cattolicesimo italiano e in particolare della Chiesa fiorentina, un contributo alla riflessione ecclesiale da riprendere in mano e su cui confrontarsi''. (segue)

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