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Milano

Chiesto processo per Michele Bravi

08 luglio 2019 | 15.45
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La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio stradale per il cantante coinvolto in un incidente stradale in cui, lo scorso novembre, ha perso la vita una donna di 58 anni che viaggiava in sella a una moto

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio stradale per il cantante Michele Bravi coinvolto in un incidente stradale in cui, lo scorso novembre a Milano, ha perso la vita una donna di 58 anni che viaggiava in sella a una moto. Nelle indagini, chiuse ad aprile, il pm Alessandra Cerreti ha disposto anche una consulenza cinematica per ricostruire l'accaduto.

Per il 24enne cantante vincitore di X Factor, l'udienza preliminare inizierà il 5 dicembre prossimo davanti al gup Luigi Gargiulo. L’incidente era avvenuto la sera del 22 novembre in via Chinotto.

Quanto alla dinamica dell'incidente, il difensore dell'artista, l'avvocato Manuel Gabrielli, precisa che "al momento del sinistro, Michele Bravi non stava effettuando un'inversione 'vietata', bensì una svolta a sinistra al fine di accedere ad un passo carraio. La moto condotta dalla defunta proveniva da tergo rispetto al senso di marcia dell'autovettura guidata da Michele, quindi, alle spalle di quest'ultimo". Al momento dell'impatto, spiega ancora, "l'auto di Michele aveva superato la riga di mezzeria per circa la sua metà, mentre l'impatto avveniva in prossimità della portiera posteriore, lato guidatore. Le responsabilità in ordine alla provocazione del citato incidente stradale sono oggetto di valutazione e studio, pur essendo già emersi concreti elementi di innocenza di Michele Bravi".

Il cantante aveva subito chiamato i soccorsi, ma per la motociclista, trasportata d’urgenza all’ospedale San Carlo, non c'era stato nulla da fare. Sempre tramite il legale, il cantante aveva espresso subito il suo dolore. "Ho bisogno di fare un passo indietro - aveva fatto sapere Bravi in quei giorni - lasciare che chi di dovere possa fare il proprio lavoro senza interferenze. Il silenzio è la forma di rispetto a cui affido tutti i miei pensieri". 

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