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Vino: chiusa vendemmia Champagne, si prevede grande 'millesimo'

12 ottobre 2015 | 11.39
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Vino: chiusa vendemmia Champagne, si prevede grande 'millesimo'

La vendemmia 2015 per lo Champagne, iniziata in un clima ancora estivo il 29 agosto nei vigneti più precoci, si è conclusa a fine settembre con un meteo fresco e piovoso. Lo stato di salute delle uve è eccellente. I mosti evidenziano una gradazione attorno al 10,5% in media che in alcuni casi raggiunge l’11,5% e un’acidità totale di circa 7 g/l. Questi parametri equilibrati sono la migliore premessa per le future cuvée e molti già prevedono un grande millesimo, sebbene sarà necessario aspettare le prime degustazioni di vini fermi all’inizio della primavere per confermare queste attese. La resa massima per ettaro, fissata da Maison e viticoltori a 10.000 kg in luglio oltre a 500 kg/ha provenienti dalla riserva, dovrebbe essere raggiunta nella maggior parte del vigneto champenois. I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata Champagne che si è svolta a Milano. La degustazione ufficiale del Comité Champagne, l’ente che riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison della regione vinicola, ha presentato a un pubblico di circa 900 professionisti provenienti da tutta Italia 43 marchi e 120 cuvée.

E il 2015 segna l’ingresso della Champagne nel Patrimonio mondiale dell’Umanità. La decisione, votata in luglio all’unanimità dai membri del comitato Unesco, ha riconosciuto il 'Valore universale eccezionale' dei luoghi della nascita, della produzione e della diffusione globale dello Champagne. Nel cuore della zona di produzione, il patrimonio include: i Coteaux tra Hautvillers e Aÿ, tra i più antichi per tradizione viticola e i più emblematici tra i vigneti della Champagne, i complessi architettonici e urbani delle Maison di Champagne sulla collina di Saint-Nicaise di Reims e sull’Avenue de Champagne a Epernay e il complesso di cantine scavate nel gesso in questa zona, tra le più estese della regione.

L’Italia è il settimo mercato in termini di volumi: nel 2014 sono state importate nel nostro paese 5,8 milioni di bottiglie con una crescita dell’8,1% rispetto all’anno precedente. I gusti degli italiani si distinguono nel panorama mondiale del consumo di Champagne per la particolare domanda di bottiglie di pregio. I millesimati, vini ottenuti da uve di una sola vendemmia, rappresentano da soli il 7,5% delle importazioni. Le cuvée speciali, che costituiscono il top di gamma di ogni produttore, detengono il 5,9% del mercato italiano. Gli Champagne rosé si attestano nel 2014 al 6,2% del mercato.

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