Pubblicata dai media inglesi una conversazione con le scuse del presidente americano a Margaret Thatcher per lo sbarco a stelle e strisce sull'isola caraibica, avvenuto il 25 ottobre 1983, di cui il premier britannico non era stato informato: "I comandanti militari avevano poche ore per mobilitare le truppe"
Pubblicata dai media inglesi per la prima volta una conversazione con le scuse di Ronald Reagan a Margaret Thatcher per l'invasione di Grenada. "Ci dispiace molto per l'imbarazzo che vi abbiamo creato" ha detto l'allora presidente degli Stati Uniti parlando dell'invasione dell'isola caraibica, avvenuta il 25 ottobre 1983 per rovesciarne il regime marxista. Una chiamata fatta all'allora primo ministro britannico, che non era stato consultato prima dell'intervento americano in uno Stato del Commonwealth.
Con le forze statunitensi ancora in azione, il presidente degli Stati Uniti ha chiamato la 'Lady di ferro' per spiegare la decisione: "Se fossi lì, Margaret - ha detto Reagan - butterei il cappello sulla porta prima di entrare" ("if I were there, Margaret, I'd throw my hat in the door before I came in").
Si tratta di un detto che risale a una pratica della guerra civile per la quale, prima di entrare in una stanza, una persona doveva gettare il cappello all'interno e, se fosse stato considerato sgradito, avrebbe potuto essere cacciato o addirittura ucciso. "Non c'è bisogno di questo" ha risposto la Thatcher al presidente.
Reagan ha poi continuato: "Ci dispiace moltissimo per l'imbarazzo che vi abbiamo causato e vorrei dirti perché questa storia è andata così". Il presidente ha così spiegato alla Thatcher che i comandanti militari avevano "solo poche ore" per mobilitare le truppe e che gli era stato impedito di parlarne con lei a causa di timori legati alla sicurezza dell'operazione.
La trascrizione completa della conversazione tra i due leader è stata messa on line dalla fondazione Margareth Thatcher (LEGGI), che offre l'accesso a migliaia di documenti storici relativi al periodo in cui la 'Lady di ferro' era al governo.
Una scatola con 20 nastri è stata resa pubblica a ottobre presso la biblioteca 'Reagan Library' di Los Angeles, a seguito di richieste basate sul 'Freedom of Information Act', la legge sulla libertà di informazione negli Stati Uniti.
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