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Cia: burocrazia frena agriturismo, 100 giorni 'persi' per pratiche

21 marzo 2014 | 16.04
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Cia: burocrazia frena agriturismo, 100 giorni 'persi' per pratiche

Roma, 21 mar. (Labitalia) - In Italia, la morsa della burocrazia non risparmia neppure il settore dell'agriturismo che, per adempiere alle richieste della pubblica amministrazione, ha bisogno di ben 100 giorni. Inoltre, l'agriturismo subisce un salasso complessivo di costi e oneri che erode quasi il 50% del fatturato. Un problema che non riguarda solo chi un'azienda già ce l'ha, ma anche chi vorrebbe avviarla: si tratta in maggioranza di giovani che sognano di trasformare le aziende agricole dei genitori in agriturismo. A sostenerlo è Turismo Verde-Cia, l'associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che promuove per domenica 23 marzo l'ottava edizione della 'Giornata nazionale dell'agriturismo'.

"La costituzione di un'impresa multifunzionale come quella dell'agriturismo, che racchiude una molteplicità di attività come l'ospitalità, la ristorazione, le degustazioni, le attività ricreative, comporta infatti il soddisfacimento - ricorda - di numerose normative (solo per fare un esempio: un'azienda spende circa 2 mila euro l'anno per lo smaltimento dei rifiuti e quasi 500 euro per canoni Tv, musica e intrattenimento), che non solo rallentano e complicano di molto l'operatività, ma fanno da freno allo sviluppo e alla crescita del settore. Si tratta, insomma, di ulteriori 'lacci e lacciuoli' burocratici che si vanno a sommare a quelli cui è già costretta a soggiacere un’azienda agricola", avverte.

"Non a caso, per ovviare ad alcune di queste difficoltà - sottolinea - viene spesso consigliato all'imprenditore che vuole avviare un agriturismo di partire, indipendentemente dai parametri aziendali, con un campo di attività ristretto e di ampliarlo poi gradualmente al fine di diluire e affrontare separatamente le tante pastoie burocratiche". "Le difficoltà con le quali si deve confrontare chi vuole avviare una attività agrituristica - conclude Turismo Verde Cia - sono figlie del contrasto esistente tra la norma che cerca di fare della multifunzionalità il suo cavallo di battaglia e la staticità di un apparato amministrativo ancora oggi vetusto e incapace di creare un sistema che garantisca la semplificazione e l'omogeneizzazione delle procedure".

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