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Ciampi: "Gli ospiti di Sanremo si esibiscano dai teatri e li aiutino cedendo una quota del compenso"

19 gennaio 2021 | 17.40
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Gabriele Ciampi - (Federico Guberti)
Gabriele Ciampi - (Federico Guberti)

"Con pubblico o senza pubblico non si può immaginare un anno senza Sanremo, e, nel 2021, un Sanremo Nazionale, come dice Amadeus ci vuole. Ma sarebbe importante dare una mano ai teatri obbligati alla chiusura e quindi far esibire gli artisti italiani ospiti del Festival nei teatri delle realtà più simboliche di Napoli, Milano, Roma e Palermo. Teatri aperti, ma senza pubblico, in cui i diversi ospiti si esibirebbero nelle varie serate. Per dare un segnale ancora più importante, il compenso che viene dato all’artista dalla Rai potrebbe essere diviso a metà con il teatro per garantirgli un’entrata. Sarebbe un bellissimo segnale di aiuto e apertura ai teatri”. E’ la proposta lanciata con l’Adnkronos da Gabriele Ciampi musicista, compositore e direttore d'orchestra, unico italiano presente nella giuria dei Grammy Awards, unico artista che ha diretto le proprie musiche alla Casa Bianca in occasione del tradizionale il Concerto di Natale nel 2015.

"Il Festival di Sanremo è un evento troppo improntate per la canzone italiana e bisogna sostenerlo – continua Ciampi - Se il pubblico non potrà essere presente in sala per l'emergenza Covid o per gli eccessivi costi legati ad un programma di quarantena, bisognerà procedere con la manifestazione, come del resto è stato fatto per i Grammy Awards: sarebbe stato assurdo per la musica mondiale non avere l'appuntamento con i Grammy 2021. Credo molto nella macchina organizzativa Rai e sono sicuro che si farà il possibile per organizzare un Festival tutto italiano, come simbolo della ripartenza della musica e come sostegno ai teatri italiani”.

Ma torniamo agli Oscar della musica: "I Grammy Awards 2021 sono stati spostati al 15 marzo per la pandemia e saranno in diretta tv su Cbs, senza pubblico ma con ospiti e collegamenti tutti in streaming. Questa è la 63esima edizione del premio e la parola d’ordine è Blacklivesmatter. Anche la musica parla ‘black’: non a caso Beyoncé è in nomination con ‘Black Parade’, un brano dedicato agli afroamericani. L’ho votata con piena convinzione! E, guardando oltreoceano, al mio Paese, posso dire che le polemiche sul video di Gianna Nannini sono inutili. Brava, invece, la nostra rocker per ‘L’aria sta finendo’ e per il video che la accompagna".

Intanto Ciampi, inoltre, rispondendo alla chiamata di Barack Obama, è già in prima linea per dare un contributo e sostenere con la sua musica il movimento BlackLivesMatter. Ed ora lo fa anche dando il suo voto a Beyoncé e al suo brano "sulla fine della schiavitù e sui drammatici scontri in Usa tra la polizia e la comunità afroamericana che hanno visto la morte di Floyd, ricordata anche dal video della Nannini".

Ciampi plaude anche alla solidarietà concreta messa in campo dalla star americana: "un segnale fortissimo che deve far riflettere. Dal punto di vista economico, infatti, le royalties generate dal brano ‘Black Parade’ andranno a sostegno delle attività imprenditoriali della comunità afroamericana. In sostanza Beyoncé ha fatto un’operazione di charity a sfondo sociale per cui quello che incasserà il brano andrà a sostengo delle attività di business dei neri in America che sono stati primi a perdere il lavoro. E, quindi, c’è l’aspetto vero e proprio dell’aiuto. Una cosa in cui credo, per questo ho lanciato quella proposta su Sanremo: esibizione degli ospiti del Festival dai teatri e condivisione del compenso dato a loro dalla Rai con i teatri stessi".

"C'è una frase nel testo che merita attenzione – sottolinea Ciampi – ‘essere nera è la causa del disprezzo da parte degli altri’. Il mio voto è andato a questa straordinaria artista per aver rischiato in un momento delicatissimo della vita sociale e politica degli Stati Uniti. Ed ecco perché, pensando all'Italia, credo sia inutile la polemica sul video di Gianna Nannini che ricorda fatti avvenuti che non posso essere dimenticati: le discriminazioni, la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani che qui in America è pane quotidiano. Ci sono stati altri morti dopo Floyd…ma se ne parla poco. Sostengo, quindi, la fondazione Obama nella battaglia per il Black Lives Matter e sono certo che la musica possa fare tanto per abbattere le barriere culturali e sociali". Barriere che Ciampi ha già frantumato con l'ultimo progetto appena pubblicato con l'Universal Music, 'Opera'.

Dodici brani e quasi altrettante sfide con le quali il compositore italiano, che vive a Los Angeles, ha sovvertito la geometria euclidea: in ‘Opera’ classica ed elettronica, due rette parallele, si incontrano e osano anche allearsi per aprire la strada di una nuova avventura che questo quarto disco, composto e prodotto ‘a distanza’ durante il lockdown, incarna nella convinzione che la musica debba essere "a 360°, aperta a tutti. E 'Opera' – sottolinea Ciampi con l’Adnkronos - vuole essere proprio questo, oltre a suggellare il cambio di tendenza in cui credo e cioè l'apertura dell'uomo verso la donna e non solo quella di donne che parlano ad altre donne, l'apertura sia nel processo creativo che nell'esecuzione. Non a caso questo mio ultimo disco è un dialogo continuo con donne musiciste, dal violoncello di Livia De Romanis alla profondità vocale di Teura".

(di Veronica Marino)

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