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V edizione

Cib vola a Bruxelles per 'Ecofuturo'

04 giugno 2018 | 16.33
LETTURA: 3 minuti

(Fotolia) - XtravaganT - Fotolia
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Il Consorzio italiano biogas (Cib) vola a Bruxelles per presentare, il 6 giugno, la quinta edizione di Ecofuturo, il festival delle eco-tecnologie dal 18 al 22 luglio al Fenice Green Energy Park di Padova. L’edizione 2018, dal titolo “Ciodue: come rimetterla in equilibrio tra cielo e terra”, affronterà il tema del riequilibrio dell’anidride carbonica, illustrando strumenti innovativi per favorirne cattura e stoccaggio. In questo processo l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale.

Il Cib interverrà presentando l’importanza delle doppie colture per un’agricoltura fatta bene secondo il modello 'Biogasdoneright' con un focus sulla canapa, come coltura di integrazione interessante e innovativa per costruire nuovi modelli organizzativi e produttivi per la bioeconomia. Al Parlamento Europeo su questo tema interverrà Massimo Borrelli, agricoltore socio Cib e delegato per la sezione Bioeconomia nazionale di Confagricoltura.

“L’attivazione di nuove filiere produttive – dichiara Pero Gattoni, Presidente Cib - è una delle importanti ricadute della presenza di un impianto biogas in azienda agricola: disponibilità di energia elettrica e termica e di digestato, un biofertilizzante organico, facilitando un percorso di intensificazione sostenibile dei suoli e di differenziazione degli investimenti in nuove colture agrarie".

“Attraverso l’applicazione del modello del Biogasdoneright - aggiunge Gattoni - il Cib promuove i doppi raccolti quale chiave per aumentare la fertilità dei suoli e la loro resilienza, per favorire la sostenibilità ambientale del settore primario e accelerarne la decarbonizzazione. Ma non solo. Con questo modello, lo stesso ettaro di terreno produce sia prodotti di qualità, sia energia, sia biocarburanti, dando quindi all’azienda agricola la possibilità di essere più competitiva sui mercati globali”.

“La canapa è una pianta preziosissima – dichiara Massimo Borrelli, agricoltore socio Cib e delegato per la sezione Bioeconomia nazionale di Confagricoltura – la cui valorizzazione potrebbe portare alla creazione di filiere che, grazie a nuovi modelli organizzativi e di produzione, si potrebbero integrare in aggregazioni territoriali e distretti di bioeconomia agricola con ampie ricadute economiche e sociali sulle comunità.”

“Noi agricoltori – aggiunge Borrelli – ci siamo già dati un codice di autodisciplina. Quello che chiediamo qui al Parlamento europeo è sostenere e facilitare il processo con incentivi tramite i PSR e con una nuova normativa che consenta produzioni con tenori di Thc della pianta almeno dell’1%.”

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