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Cibo Biologico, nel 2021 cresce agricoltura ma consumi fermi

06 luglio 2022 | 14.36
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Nel 2021 la superficie biologica italiana è aumentata del 4,4% (dati Sinab) arrivando a sfiorare i 2,2 milioni di ettari, in crescita anche gli operatori bio che sono oltre 86mila, di cui 62mila aziende agricole ma spesa -

(Forogramma)
(Forogramma)

Luci e ombre del settore biologico in Italia. A fare il punto della situazione è l'Ismea sulla base dei dati Sinab. Nel 2021 la superficie biologica italiana è aumentata del 4,4% arrivando a sfiorare i 2,2 milioni di ettari e l'incidenza della superficie coltivata a biologico cresce ulteriormente arrivando al 17,4%. In aumento anche gli operatori bio che sono oltre 86mila, di cui 62mila aziende agricole con una crescita del + 5,4% sul 2020. Ma sul fronte della spesa alimentare si è registrata per la prima volta una riduzione degli acquisti di alimenti e bevande bio, in valore del - 4,6%, e anche le prime indicazioni sull’anno in corso non lasciano ben sperare. Ad illustrare lo stato dell'arte dell'agricoltura biologica è stata oggi l'Ismea sulla base dei dati Sinab, con il suo presidente Angelo Frascarelli e Fabio Del Bravo durante il convegno "Appuntamento con il bio: l'agricoltura biologica del futuro" a Roma.

Per quanto riguarda le superfici coltivate a biologico Del Bravo ha sottolineato anche il fatto che nelle prime cinque regioni è rappresentata tutta l'Italia con la Sicilia, Puglia, Toscana, Calabria ed Emilia Romagna, quindi isole, il sud, il centro e il nord, ed è un dato interessante e in termini di incidenza più alta svettano Calabria, Toscana e Lazio.

Il quadro nazionale dunque non è omogeneo con alcuni territori con crescite a ritmi mai visti finora come in Campania (+55%), Toscana (+25%) e Friuli-Venezia Giulia (+23%) mentre la Sicilia, ad esempio che pur essendo prima ha perso in un anno molta superficie biologica. Alla base di queste dinamiche molto differenziate, le diverse scelte operate dalle Regioni relativamente agli impegni agroambientali dei Psr 2014-2020 e in particolare l’uscita di nuovi bandi della Misura 11.

Dopo l’ottima performance dei consumi del 2020 (+9,5%), sostenuta da una maggiore propensione delle famiglie italiane all’acquisto di alimenti genuini e salutari e dal confinamento domiciliare indotto dal lockdown, lo scorso anno il valore della spesa si è infatti contratto del 4,6%, portandosi a 3,38 miliardi di euro, anche se è rimasta invariata l’incidenza del bio sul totale degli acquisti agroalimentari (3,9%).

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