Buone notizie per chi odia gli sprechi. La regola dei 5 secondi - quella che vuole che il cibo possa essere ancora consumato in modo sicuro se caduto in terra e raccolto appunto entro 5 secondi - non è solo una leggenda metropolitana. A confermare la tesi arriva infatti un ingegnere della Nasa di nome Mike Meacham impegnato, vassoio di biscotti alla mano, a spiegare il come e il perché della regola in nome della scienza nel programma 'The Quick and the Curious', in onda su Discovery Channel.
Ma prima che possiate mangiare davvero qualunque cosa caduta in terra, è bene fare alcune precisazioni per la vostra sicurezza e, soprattutto, per la vostra salute. Molto infatti dipende dal tipo di superficie e dal tipo di cibo caduto su di essa: "Gli alimenti umidi lasciati in terra per più di 30 secondi - spiega infatti Meacham - raccolgono 10 volte i batteri dei cibi recuperati entro 3 secondi". Inutile dire che, se proprio non si riesce a resistere alla tentazione, la rapidità è un requisito fondamentale. Pena l'incontro con pericolosi nemici della salute: "L'escherichia coli, la salmonella e la listeria - avverte l'ingegnere - amano gli ambienti umidi perché ne assorbono l'acqua necessaria per crescere e moltiplicarsi". E lo stesso discorso può essere ovviamente applicato anche in caso di superficie umida.
Al contrario, invece, una superficie asciutta - dal pavimento di casa alla strada fino ad arrivare a un tappeto - non sarà fonte eccessiva di problemi se si rispetteranno i canonici 5 secondi: un piccolo gruppo di batteri si anniderà comunque istantaneamente sul pezzo di cibo, ma minore sarà il tempo di 'recupero', minore sarà anche il rischio di incappare in qualche pericolo.