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Cibo e moda, l'italian style protagonista al 'fuori Expo'

08 aprile 2015 | 20.31
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Circa 800 imprese italiane, 27 paesi stranieri e 12 delegazioni commerciali individuate in collaborazione con l’Istituto nazionale di Commercio Estero animeranno 'Italian Makers Village', che si svolgerà durante i sei mesi dell'Esposizione universale in uno spazio di 1800 metri quadrati all’interno delle officine riqualificate di via Tortona

Cibo e moda, l'italian style protagonista al 'fuori Expo'

Circa 800 imprese italiane, 27 paesi stranieri e 12 delegazioni commerciali individuate in collaborazione con l’Istituto nazionale di Commercio Estero animeranno 'Italian Makers Village', un ‘fuori Expo’ che si svolgerà durante i sei mesi dell'esposizione universale in uno spazio di 1800 metri quadrati all’interno delle officine riqualificate di via Tortona, a Milano. Oltre mille eventi articolati nell’arco di 27 settimane con mostre, incontri e percorsi tematici che avranno come tema centrale l’eccellenza artigiana made in Italy nei settori food, moda, design, arte e meccanica.

Un progetto da tre milioni di euro, ideato da Confartigianato per "far conoscere ai visitatori che arriveranno da tutto il mondo le eccellenze produttive italiane in un modo più ampio rispetto all’ottica espositiva delle classiche fiere, valorizzandone il valore culturale e sociale", come spiega il segretario nazionale di Confartigianato Cesare Fumagalli che lo ha presentato questa mattina a Milano insieme, tra gli altri, al presidente di Confartigianato Giorgio Merletti e al presidente di Alta Qualità Dario Marchesi.

I dati relativi ai primi 9 mesi del 2014, evidenziano un aumento dell’1,7% dell’export italiano e del 3,3% nei settori manifatturieri a più alta concentrazione di pmi, nelle quali operano 243.218 imprese che impegnano oltre 678.000 addetti. "Le dinamiche dell'economia globale, come dimostrano – sottolinea Fumagalli – evidenziano che c’è molto spazio per il ben fatto e l'alta qualità che sono tipici dei prodotti made in Italy. Molto, però, dipende dalla capacità di raccontare queste peculiarità". Ecco perché, aggiunge, "racconteremo le storie, le persone e l’attenzione alla sostenibilità che sono dietro e accanto a ciascun prodotto e se riusciremo a far capire al mondo quante e quali straordinarie potenzialità danno vita all'artigianato italiano, avremo raggiungo il nostro obiettivo".

All’interno del villaggio di via Tortona, vi saranno dieci temporary shop, 6 aree esterne per lo street food, una sede polifunzionale per incontri, conferenze e convegni e il Food Village, realizzato in collaborazione con Alta Qualità. In quest'area, in particolare, cibo e gusto saranno i protagonisti assoluti oltre che con la ristorazione, con un programma realizzato a cura dell’università di scienze gastronomiche di Pollenzo che proporrà show-cooking, laboratori, percorsi degustativi, incontri ed eventi culturali.

"Sarà - afferma il presidente di Alta Qualità Dario Marchesi - una piazza al centro della quale, oltre al prodotto, ci sarà l'uomo e dove l'argomento cibo verrà affrontato da un punto di vista culturale con un lavoro di educazione alimentare e di confronto tra la tradizione italiana e le produzioni internazionali". Un modo, aggiunge, "per far conoscere i piccoli e medi produttori, generalmente esclusi dal mondo industriale, che fanno fatica a penetrare il mercato, ma che contribuiscono alla nostra economia e permettono di salvaguardare il nostro territorio".

Ogni settimana verrà proposto un tema che verrà declinato attraverso i territori e le filiere delle singole categorie produttive che lo contraddistinguono. "Sarà una vetrina imperdibile e ricca di opportunità – assicura il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – per un settore che rappresenta il principale motore del Made in Italy". Una realtà, culturale e sociale oltre che produttiva, "in grado di sostenere il Paese in questo momento di difficoltà e che vogliamo aiutare a consolidare nella tendenza, già in atto, dell’internazionalizzazione". L’obiettivo è avviare iniziative stabili che lascino il segno anche dopo i sei mesi di Expo. "In particolare – conclude Fumagalli - cercheremo di mettere in rete tutte le imprese coinvolte nel progetto attraverso una piattaforma e-commerce a livello internazionale". Il flusso di informazioni relative all’Italian Makers Village sarà infine proposto anche attraverso una web tv, un’App e pagine dedicate sui maggiori social media.

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