Dal Cdm via libera ai decreti attuativi Jobs Act
Durata della cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, che scende a 24 mesi (36 se 'abbinata' alla solidarietà), ma che viene estesa a tutte le imprese con oltre 5 dipendenti. Congedi parentali fino ai 12 anni di età del bambino, nascita di due nuove Agenzie: quella delle Ispezioni e quella delle politiche attive sul lavoro, semplificazioni e riordino dei contratti. E anche il contratto a progetto andrà in pensione dal 2016. Sono alcune delle novità contenute nei 6 decreti attuativi del Jobs Act approvati ieri sera dal Consiglio dei ministri: due entrano immediatamente in vigore (riordino dei contratti e conciliazione vita lavoro). Per agli altri quattro (cig, agenzia politiche attive, agenzia ispezioni e semplificazioni) inizia l'iter parlamentare. Ed ecco in dettaglio il contenuto dei decreti:
Congedi parentali: via libera alle nuove norme secondo cui il tempo per fruire del congedo facoltativo è stato allungato fino a 6 anni (per quello retribuito al 30%) e a 12 anni di età del bambino per i mesi di 'congedo' non retribuito. Si riduce inoltre da quindici a cinque giorni il periodo di preavviso al datore di lavoro. Prevista anche la possibilità di 'trasformare' il congedo parentale in part-time al 50%.
Agenzia unica per le ispezioni. Viene istituita come ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti "per rendere più razionale" la lotta alle illegalità Il nuovo organismo integrerà i servizi ispettivi di ministero del Lavoro, Inps e Inail. Si razionalizzerà la rete presente sul territorio; previsti anche movimenti del personale.
Ammortizzatori sociali: è uno dei decreti che andrà all'esame del Parlamento. La cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria non potranno superare, per ciascun lavoratore, la durata di 24 mesi in 5 anni; un tetto che potrà essere esteso a 36 mesi solo nel caso si utilizzassero 12 mesi di contratti di solidarietà il cui tetto salariale però non potrà superare l'80% della retribuzione del lavoratore. Il 'paracadute' sociale inoltre potrà essere attivato solo da quelle aziende non decotte.
Salve però quelle imprese che avessero alle viste una "rapida cessione" con un conseguente riassorbimento occupazionale: per loro è previsto un bonus aggiuntivo di 6 mesi di cig che si somma ai 24 o 36 mesi del tetto massimo previsto, da finanziarsi con un fondo di 50 mln per il 2016, il 2017 e il 2018. Fuori dalle nuove norme anche la Cassa integrazione stabilita da accordi di rilancio industriale già validati da referendum tra i lavoratori e quella stabilita da accordi sottoscritti in sede di governo entro il 31 maggio scorso da parte di imprese e settori a "rilevante interesse strategico per l'economia nazionale".
Agenzia nazionale occupazione. Verrà costituita l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, partecipata da Stato, regioni e province autonome, vigilata dal ministero del Lavoro. Si prevede anche il coinvolgimento delle parti sociali nella definizione delle linee di indirizzo generali dell'azione della nuova Agenzia, che avrà competenze gestionali in materia di servizi per l'impiego, politiche attive e Aspi.
Controlli a distanza. Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici in materia di lavoro, con particolare riguardo alle dimissioni in bianco e al Durc.
Contratti: si prevede il superamento dei contratti di collaborazione a progetto dal 2016 e dell'associazione in partecipazione. Per i voucher il tetto annuo passa da 5.000 a 7.000 euro.
