"Le assemblee illegali dei cosiddetto Occupy Central stanno creando gravi disturbi all'ordine sociale, all'economia e alla vita quotidiana ad Hong Kong". Così un editoriale del Quotidiano del Popolo, l'organo ufficiale del partito comunista cinese, condanna duramente le proteste in corso ad Hong Kong, definendole illegali.
"Se sarà permesso che continuino, le conseguenze saranno impensabili", si legga ancora sull'editoriale che esprime fiducia nel fatto che le autorità dell'ex colonia britannica saranno capaci di affrontare la situazione "nel rispetto della legge, per mantenere i valori chiave di Hong Kong e gli interessi della sua popolazione". Il giornale poi ribadisce che le prossime elezioni per il capo del governo di Hong Kong, previste per il 2017, si svolgeranno con la legge che prevede che vengano votati solo candidati scelti da una commissione elettorale, che sarà controllata dal partito comunista.
Occupy Central e gli studenti scesi in piazza chiedono l'abolizione di questa legge ed un vero suffragio universale, oltre alle dimissioni dell'attuale capo del governo Leung Cy. Subito dopo l'inizio delle proteste ad Hong Kong, Pechino ha rafforzato il controllo sui media di stato e la censura su siti e blog online.