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Roma

Cinema America, nuova aggressione

19 giugno 2019 | 11.48
LETTURA: 4 minuti

La Digos, che ha identificato e denunciato 4 persone (VIDEO), indaga per individuare altri responsabili e anche per stanare chi ha aggredito l'ex fidanzata del presidente Valerio Carocci

(da Facebook)
(da Facebook)

La Digos di Roma, che ha identificato e denunciato 4 degli autori dell'aggressione del 16 giugno ai danni dei giovani dell'associazione 'Cinema America', indaga per individuare altri responsabili (VIDEO) e, nelle ultime ore, anche per stanare coloro che, nella notte tra martedì e mercoledì, hanno aggredito, nelle zone adiacenti all'Arena Estiva nel cuore di Trastevere, l'ex fidanzata del presidente dell'associazione 'Piccolo America' Valerio Carocci.

La Questura "ha attivato adeguate misure di vigilanza in tutta l'area interessata dagli eventi dell'associazione 'Piccolo America', tese ad assicurare - si legge in una nota - che le attività culturali e ricreative si svolgano in assoluta serenità".

Intanto i 4 presunti autori dell'aggressione - tra i 21 e i 38 anni - sono accusati anche di violenza privata, oltre che di lesioni aggravate. Formalmente gli indagati, che sarebbero di Blocco Studentesco e CasaPound, sono 3 mentre un quarto, che avrebbe avuto un ruolo minore, resta denunciato a piede libero. Più pesante è la posizione del più grande dei quattro che secondo gli inquirenti, anche come emerge dai filmati delle telecamere di videosorveglianza, avrebbe fomentato l’aggressione, dicendo a un ragazzo di togliersi la maglietta del 'Cinema America' e accusandolo di essere "antifascista". Da lì poi sono partite le botte.

E mentre continuano le indagini di Digos e carabinieri, coordinate dal pm Eugenio Albamonte e dal Procuratore aggiunto Francesco Caporale, per identificare le altre persone fra il gruppo, il vicepremier Luigi Di Maio interviene sulla nuova aggressione "a una donna, 'colpevole' solo di indossare una maglietta. È assurdo. Aspettiamo l'esito delle indagini ma, a prescindere dal caso in sé, ogni forma di violenza fisica o verbale va condannata senza esitazioni" scrive in un tweet.

LE INDAGINI - I volti ripresi dalle telecamere di videosorveglianza non erano quelli conosciuti: è per questo che gli agenti hanno iniziato un'indagine vecchia maniera, partendo dai nomi a loro noti e scandagliando i relativi profili social a caccia di tracce che potessero riportarli proprio a Trastevere e ai ragazzi del Cinema America. Individuato uno degli autori, si è poi ricostruito il gruppo con match ininterrotti tra le foto di Facebook e i frame delle riprese della videosorveglianza che inizialmente sembravano non dare i risultati sperati.

Il più grande dei quattro, 37enne parrucchiere in zona Casalotti, la sera dell'aggressione era a Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato: sarebbe lui, secondo le indagini, il fomentatore della violenza.

Un 23enne militante del Blocco Studentesco già noto per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale, avrebbe sferrato la testata al giovane David Habib. Mentre un coetaneo - anche lui con numerosi precedenti e sottoposto a Daspo - avrebbe colpito con una bottigliata Valerio Colantoni. Tra i 4 anche un 23enne già noto per lesioni e violenza privata.

Le perquisizioni realizzate dalla Digos nelle loro abitazioni hanno consentito di trovare gli indumenti utilizzati durante la notte del 16 giugno e una serie di segni distintivi, emblematici dell’appartenenza dei soggetti agli ambienti della destra. Sequestrati anche i cellulari per esaminare tutte le conversazioni, contemporanee e successive all'aggressione, mentre si continua a indagare a caccia degli altri responsabili.

IL TWEET - "Non spegneremo mai i nostri proiettori, andiamo avanti!" scrive via Twitter il 'Piccolo America'. "L'unica risposta possibile a queste vigliacche aggressioni è continuare a far vivere i territori con iniziative culturali, senza paura. Domenica con Paola Cortellesi e Riccardo Milani inaugureremo l'arena al Porto di Ostia".

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