Era il simbolo della 'Nouvelle Vague', pur non avendo mai aderito ufficialmente alla 'nuova onda' che caratterizzò il cinema francese dalla fine degli anni Cinquanta, con un modo originale di leggere e documentare la realtà del tempo. Alain Resnais è morto ieri sera a Parigi, all'età di 91 anni, essendo nato nella cittadina di Vannes il 3 giugno del 1922, figlio di un padre farmacista e di una madre che lo indirizzò sin da piccolo alla letteratura e alla musica.
Resnais iniziò la sua attività cinematografica con produzioni documentaristiche e la prima affermazione l'ottenne con 'Notte e nebbia', documentario sull'Olocausto girato nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. L'esordio nel lungometraggio nel 1959 segna un punto alto della parabola filmica del regista francese, con 'Hiroshima mon amour' tratto da una sceneggiatura di Marguerite Duras. (segue)