Brutta avventura per un cinghiale rimasto impigliato in una trappola sistemata dai bracconieri nelle campagne di Montevecchio, in comune di Guspini (Medio Campidano).
L’animale è rimasto prigioniero nella classica trappola a laccio, un cavetto d’acciaio sistemato con un nodo scorsoio, nella reticella di recinzione di un cantiere forestale.
E’ stato un escursionista a trovarlo e vendendo l’animale prigioniero ha avvisato gli agenti del Corpo Forestale regionale della Stazione di Guspini e i volontari dell’Associazione Elafos per liberarlo.
E’ stato necessario l’intervento del veterinario di turno della Asl per sedare l’animale, visibilmente inferocito, e liberarlo anche con l’aiuto di un lenzuolo sulla testa per impedirgli di reagire. Ma dopo la somministrazione dell’anestesia e del relativo antidoto, il cinghiale ha perso l’orientamento ed è andato a cadere dentro un vascone di raccolta delle acque piovane.
Gli agenti della forestale regionale si sono quindi calati all’interno del bacino e hanno riportato in superficie il cinghiale, un maschio adulto, e lo hanno indirizzato verso il bosco. C’è stato bisogno di assisterlo per qualche minuto, poi pian piano l’animale si è ripreso e ha preso autonomamente la strada del bosco, salvandosi.