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Formazione: Ciofs-Fp, sistema duale al centro del 'Seminario Europa'

11 settembre 2017 | 14.06
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Formazione: Ciofs-Fp, sistema duale al centro del 'Seminario Europa'

Preparare al lavoro attraverso il lavoro è da sempre uno dei cardini della formazione professionale: un sistema che, come dimostrano i numeri, favorisce in modo rilevante l’occupazione giovanile: non è quindi un caso che la sperimentazione del cosiddetto 'sistema duale', avviata e finanziata nell’ultimo anno dal ministero del Lavoro, sia guardata con grande interesse da formatori e imprese.

Su questa esperienza si concentra la 29ma edizione del Seminario Europa, l’iniziativa itinerante ideata dal Ciofs-Fp (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane - Formazione Professionale), che quest’anno si terrà in Puglia: apertura e lavori il 13 e 14 settembre a Bisceglie, presso il Nicotel Bisceglie, dove interverrà anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e giornata conclusiva il 15 settembre, a Bari, negli spazi della Fiera del Levante, Stand Regione Puglia.

Il Seminario Europa vuole essere un momento di confronto tra istituzioni, imprese ed enti di formazione: da qui la collaborazione organizzativa con Forma e Confap, sulle tematiche della formazione professionale, del lavoro e dell’occupazione giovanile: parteciperanno, infatti, i ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), l’Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), l’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), Censis, Confindustria, Confartigianato e diverse Regioni.

Come osserva per il Ciofs-Fp Lauretta Valente, ideatrice del seminario fin dalla prima edizione, “con il titolo 'Il duale per l’Italia. Contaminazione istituzionale e sociale alla base del lavoro per i giovani', vogliamo portare l’attenzione sulle modalità di interazione".

"La fase di avvio della sperimentazione ministeriale - spiega - è stata importante e molto attesa. Oltre a fare un bilancio dei primi esiti, vorremmo darci nuovi obiettivi e cercare di capire tutti insieme come migliorare e portare a termine la costruzione di una filiera professionalizzante della formazione dalla IeFP (Istruzione e formazione professionale) fino ad agganciare direttamente l’Its (Istruzione tecnica superiore) e a mettere a sistema l’interazione di queste con i servizi per il lavoro e con le realtà economiche e imprenditoriali del territorio. Sono nati nuovi organismi pubblici e i rapporti con le imprese si sono intensificati, per cui è necessario considerare anche le loro esigenze”.

Un obiettivo non solo di forma, quest’ultimo, come precisa Angela Elicio, direttrice nazione del Ciofs-Fp: “Le attività dei giovani direttamente in azienda sono lo strumento vincente, come dimostrano molte esperienze europee e l’occupazione generata dalla formazione professionale, che ha sempre privilegiato la pratica e i laboratori. Ora, con l’alternanza rafforzata della sperimentazione di almeno 400 ore di attività in azienda e l’implementazione dei contratti di apprendistato in tutta Italia, si mettono anche le aziende e gli artigiani di fronte a nuove responsabilità e opportunità. È importante costruire con il mondo produttivo accordi e modalità utili per giovani e sostenibili per le imprese”.

In molti Paesi europei, tra cui il più citato è la Germania, la valorizzazione dei mestieri e gli strumenti messi a punto per il sistema duale hanno dato esiti importanti per rispondere al fenomeno dei Neet e della disoccupazione e quest’anno al Seminario Europa del Ciofs-Fp saranno ospiti una delegazione proveniente dalla Spagna e una dalla Gran Bretagna, proprio per illustrarne metodi e scelte.

In Italia - come ha dichiarato di recente il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, che interverrà durante la giornata conclusiva del Seminario Europa - viceversa i numeri sono ancora troppo modesti dal punto di vista delle quantità assolute per poter contrastare con efficacia la disoccupazione.

I protocolli stipulati dal ministero del Lavoro con le Regioni hanno nondimeno determinato il passaggio dalle iniziative promosse in alcune Regioni, in particolare al Nord e al Centro, all’impegno di attivare percorsi di formazione con esperienze in azienda o con impresa formativa simulata o, ancora, di sviluppare l’apprendistato di I livello in tutto il Paese. Per sostenere la svolta, vanno ricordati i finanziamenti di 87 milioni di euro stanziati per il 2015 e gli ulteriori 27 milioni per il 2016 che le Regioni sono state spinte a implementare con richieste di risorse al Fondo sociale europeo. Ciò nonostante la situazione non è ancora omogenea.

Grazie alle azioni messe in campo - IeFP, sperimentazione duale, sviluppo dell’alternanza in forma universale e Its - nelle Regioni che hanno avviato i percorsi dal gennaio 2016 risultano iscritti circa 21.000 allievi e 1.950 utenti in percorsi modulari; dal gennaio 2016 all’aprile 2017, risultano attivati 11.732 contratti di apprendistato, di cui 10.612 di I livello per il conseguimento di una qualifica o di un diploma o di una specializzazione tecnica superiore, oltre a 1.120 apprendistati di alta formazione e ricerca.

D’altra parte, la scelta di un percorso di formazione professionale segna, secondo il Ciofs-Fp, un trend che era in crescita costante già prima della sperimentazione ministeriale: da poche migliaia di studenti all’avvio nel 2003-2004, oggi si contano 350.000 allievi, in virtù del fatto che la metà dei ragazzi che hanno terminato il triennio trova lavoro entro l’anno successivo e che, da alcuni anni, è possibile continuare gli studi presso i cosiddetti Its, con funzioni di approfondimento analoghe a quelle universitarie, ma su specifici segmenti dedicati a chi sceglie fin da subito la concretezza della preparazione a un mestiere.

Si ricordano, tra gli appuntamenti del Seminario Europa di mercoledì 13 settembre: l’incontro guidato da Maurizio Drezzadore, consulente del Mlps, sui supporti istituzionali per l’occupazione; giovedì 14, l’incontro con Confindustria porterà l’attenzione sulla qualità della formazione e delle opportunità di pratica in azienda, nonché sull’opinione dei giovani così come rilevata dal Censis; venerdì 15, il sottosegretario Luigi Bobba, rappresentanti del governo e delle Regioni discuteranno impegni e prospettive dei singoli attori del sistema duale. Le conclusioni saranno di Massimiliano Sabbadini, vicepresidente di Forma.

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