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Industria: Cisl, non bonus ma giù tasse lavoro e stop divario Nord Sud

18 luglio 2016 | 15.00
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Industria: Cisl, non bonus ma giù tasse lavoro e stop divario Nord Sud

Per l’economia e l’industria italiana non bastano più bonus e incentivi ma intervenire con urgenza per ridurre strutturalmente la tassazione sul lavoro e sulle retribuzioni e ridurre il divario economico e sociale tra il Sud e il resto del Paese per dare slancio alla ripresa dell’economia meridionale. E' il segretario confederale Cisl, Giuseppe Farina, dal palco del convegno 'occupiamoci di industria' ad indicare al governo la strada da percorrere.

"C’è bisogno di più politica industriale in Europa ma anche di politiche industriali in Italia", dice ancora pur non sottovalutando "i provvedimenti presi dal Governo a sostegno degli investimenti e dell’occupazione e i primi positivi risultati che hanno prodotto".

Ma quello che occorre mettere in campo, prosegue, è "un Progetto di politica industriale per il Paese che affronti e intervenga sulle debolezze competitive della nostra industri e sostenga l’innovazione e l’internazionalizzazione delle aziende unitamente all'attrattività dei territori per gli investimenti esteri" e rilanci la produttività. E per questo, chiede, "c’è bisogno di imprenditori più coraggiosi e lungimiranti ma anche di un sindacato che sappia mettersi in gioco nelle politiche industriali, nelle politiche di sviluppo territoriale e nella contrattazione con le imprese".

Quattro le proposte che per questo la Cisl mette in campo e su cui lavorare insieme a imprese e governo: dimensione di impresa, decisiva per le prospettive di rilancio della nostra industria "perchè ci sono troppe piccole imprese e troppo poche grandi imprese"; credito, per cui separare, in Italia e in Europa, le attività di banca commerciale da quelle di banca d’investimento e riappropriarsi di competenze industriali capaci di accompagnare i progetti di investimento delle imprese e i programmi di sviluppo dei territori. Ma anche ricerca/innovazione, "perchè occorre investire di più nella ricerca e nella creazione di diffuse e più qualificate competenze degli imprenditori, del management e dei lavoratori"; e produttività, "condizione indispensabile per recuperare posizioni competitive nei mercati e per far crescere salari e occupazione".

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