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GAZZETTA AMMINISTRATIVA

Città, ecco quanto spendono per servizi pulizia

11 marzo 2023 | 10.56
LETTURA: 4 minuti

Il report realizzato per l'Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana

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Quanto costano alle città italiane i servizi di pulizia e lavanderia (TABELLA GENERALE)? A rivelarlo un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, che, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2021 dai capoluoghi di Provincia (per questa voce di spesa non sono presi in esame i dati delle Regioni in quanto in questo caso non comparabili) per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating.

Il Centro Ricerche della Fondazione, infatti, analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell'ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell'ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), ‘scostamento lieve’ (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), ‘scostamento considerevole’ (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), ‘spesa fuori controllo’ (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating - che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale - assegna alla migliore performance la tripla 'A', mentre alla peggiore viene attribuita la lettera 'C'.

Otto capoluoghi promossi con AAA per spesa servizi pulizia

Sono 8 i capoluoghi di provincia italiani ‘promossi’ con la tripla AAA (TABELLA) nella gestione delle spese per i servizi di pulizia e lavanderia. A risultare più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono Palermo, che ha speso solo 1.897,98 euro nel 2021, seguita da: Brindisi (9.634,06), Isernia (15.945,87), Lecce (25.274,00), Ascoli Piceno (88.480,31), Teramo (98.378,23), Foggia (164.165,52), Reggio Calabria (356.832,28).

Più folto il gruppo di città che risultano fra le più virtuose per questa voce di spesa, ottenendo la doppia AA (TABELLA): Terni, Vicenza, Trapani, Agrigento, Viterbo, Reggio Emilia, Caltanissetta, Messina, Savona, Benevento, Lodi, Vibo Valentia, Matera, Nuoro, Siracusa, Roma, Rimini, Alessandria, Latina, Cosenza. Ma anche di quelle che si sono aggiudicate la A singola (TABELLA): Enna, Taranto, Pisa, Arezzo, Salerno, Pescara, Verona, Macerata, Como, Chieti, Asti, Varese, Grosseto, Sondrio, Catania, Fermo, Andria, Avellino, Massa, Frosinone, Brescia, Firenze, Siena, Catanzaro, Campobasso.

A Gorizia, Bolzano, Mantova, Aosta C in spesa servizi pulizia

Gorizia, Bolzano, Mantova, Aosta sono i 4 capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per i servizi di pulizia e lavanderia. Tanto da meritare il rating C (TABELLA), il più basso nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana. Ma quali sono questi capoluoghi e a quanto ammontano le spese sostenute per questa voce in questi enti nel 2021? Analizzando la classifica, si evidenziano Bolzano, che ha speso 2.224.264,02 euro, seguita da Aosta (1.462.851,86), Mantova (1.178.808,77), e Gorizia (634.119,89).

Ottengono un rating intermedio nella classifica: Ravenna, Pistoia, Oristano, Carbonia, Urbino, Bergamo, Cagliari, Torino, Udine, Potenza, Sassari, Padova, Modena, Bologna, Trieste, Cremona, a cui va la B (TABELLA); Novara, Belluno, Genova, Ancona, Pavia, Caserta, Parma, La Spezia, Vercelli, Cuneo, Rovigo, Livorno, Trento, Pordenone, Venezia, Perugia, Trani, , con la BB (TABELLA); Lucca, Biella, Rieti, Ferrara, Milano, Barletta, Treviso, Prato, Pesaro, Piacenza, Monza, Verbania, Lecco, Cesena, Ragusa, Forlì, Bari, che ricevono la BBB (TABELLA).

A Roma record spesa servizi pulizia, 11.220.148 euro in 2021

E’ Roma il capoluogo di provincia che, in valori assoluti, ha la maggiore uscita in spesa per i servizi di pulizia e lavanderia: 11.220.148,82 euro nel 2021.

Dopo Roma, fra le città con le più elevate spese per questa voce, ci sono, al 2° e 3° posto, rispettivamente, Torino con 11.091.125,06 euro e Milano con 8.945.996,95. Seguono, con importi superiori ai 2 milioni: Bologna (6.305.483,69), Genova (4.783.209,80), Trieste (3.326.552,70), Padova (2.938.081,13), Modena (2.602.204,63), Venezia (2.464.418,65), Bari (2.429.471,04), Firenze (2.306.754,39), Bolzano (2.224.264,02).

A Palermo spesa servizi pulizia più bassa, 1.897 euro in 2021

E’ Palermo il capoluogo di provincia più ‘parsimonioso’ in fatto di spesa per servizi di pulizia e lavanderia: 1.897,98 euro nel 2021, tanto da meritare la AAA (se non si considerano i Comuni per i quali l’importo non è pervenuto e quindi non comparabile, ossia Crotone, Imperia, L'Aquila, Napoli). Si evince dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).

A mantenere la spesa bassa per questa voce, al di sotto dei 100.000 euro, dopo Palermo, troviamo, nell’ordine: Brindisi (9.634,06), Isernia (15.945,87), Lecce (25.274,00), Ascoli Piceno (88.480,31), Teramo (98.378,23), Enna (98.441,90).

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