"Istituire l'intera area del comprensorio come Sito di Interesse Regionale (Sir), ed avviare quindi il processo che riconosce la gravità della situazione ambientale del comprensorio e promuovere la bonifica con fondi nazionali ed europei". Lo ha chiesto Gino De Paolis, capogruppo Sel Regione Lazio, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, riguardo al comprensorio di Civitavecchia.
Una richiesta motivata da: "La presenza di due centrali termoelettriche (una a carbone e l'altra a gas) e il porto, una boa petrolifera per la movimentazione dei combustibili, depositi costieri di combustibili - spiega De Paolis - il porto, tra i più grandi e trafficati d'Europa, in assenza di banchine elettrificate, un sistema di depurazione sottodimensionato e mal funzionante, il centro Cetli Nbc, nel quale vi sono depositi di armi chimiche e la cui funzione è quella della loro demilitarizzazione, diverse discariche esaurite e da bonificare, aree industriali dismesse con forte presenza di amianto da bonificare e convertire".
De Paolis, facendo riferimento a quanto emerge dati del "Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, relativo al periodo 2006-2010" e a quelli "elaborati dal centro pneumologico Conti Curzia di Civitavecchia", spiega che l'istituzione del Sir è "un obiettivo importantissimo" per rispondere "ad una realtà che anche in base a dati scientifici risulta molto grave per la salute dei cittadini". "È bene quindi unire le forze -continua De Paolis- perché l'istituzione del Sir costituisce una grande opportunità per tutti, a partire dagli enti locali che potranno usufruire di fondi nazionali ed europei per i progetti di bonifica".
