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Clima, allarme Onu: è record di gas serra, livello più alto degli ultimi 30 anni

09 settembre 2014 | 11.14
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L'agenzia delle Nazioni Unite Wmo: "Dobbiamo invertire questa tendenza. Stiamo esaurendo il tempo a nostra disposizione". Galletti: "Speriamo in un accordo virtuoso di tutta l'Europa per la riduzione delle emissioni di Co2". Il 21 settembre giornata mondiale di mobilitazione

(Infophoto)
(Infophoto)

E' record per le emissioni di gas serra che nel 2013 hanno raggiunto livelli più alti dal 1984. A lanciare l'allarme la Wmo (World Meteorological Organization), l'Organizzazione meteorologica mondiale che chiede un'azione urgente contro il cambiamento climatico.

L'agenzia dell'Onu ha registrato il maggior incremento, tra 1984 e 2013, di Co2 in un anno. La concentrazione di Co2 in atmosfera è stata, nel 2013, superiore del 42% rispetto alla metà del XVIII secolo, prima della rivoluzione industriale. Da allora, i livelli di metano sono aumentati del 153%, e il protossido di azoto del 21%. "Dobbiamo invertire questa tendenza riducendo le emissioni di Co2 e di altri gas ad effetto serra su tutta la linea. Stiamo esaurendo il tempo a nostra disposizione", dichiara il segretario generale della Wmo, Michel Jarraud.

Sul banco degli imputati, la combustione di carbone e petrolio, così come la produzione intensiva ed energivora di cemento, colpevoli di aver spinto l'acceleratore sulle emissioni di Co2. Anche se, sottolinea la Wmo, i livelli raggiunti nel 2013 non si spiegano con i soli combustibili fossili. Sebbene la maggior parte della Co2 finisca in atmosfera, un quarto finisce stoccato negli oceani, causando l'acidificazione delle acque con effetti negativi su coralli, alghe e altri organismi marini.

Galletti: su emissioni speriamo in accordo virtuoso Ue - Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti è intervenuto sulla questione spiegando che il tema del riscaldamento globale è "una priorità dell'agenda del settore ambiente del semestre italiano". Galletti ha spiegato che "il 6 ottobre avremo una riunione informale con i ministri Ue dell'Energia e un consiglio formale a metà ottobre per preparare il documento da mandare al vertice dei capi di Stato e di governo", previsto per fine ottobre. Al Consiglio europeo, ha continuato, "ci sarà una decisione formale su questo tema e speriamo per un accordo virtuoso di tutta l'Europa per la riduzione delle emissioni di Co2 da portare prima alla conferenza di Lima di dicembre e poi speriamo nella conferenza decisiva di Parigi 2015 dove dovrebbe essere sottoscritto un documento da tutti i Paesi del mondo".

Per Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, "oltre ad essere una priorità, contrastare i mutamenti climatici è un'occasione per creare lavoro e nuova economia. Non a caso proprio le aziende che hanno investito sulla green economy sono quelle che esportano di più e assumono di più".

Il 21 settembre giornata mondiale di mobilitazione - Domenica 21 settembre sarà la giornata mondiale di mobilitazione contro i cambiamenti climatici. In occasione del vertice dei capi di Stato che si svolgerà a New York per discutere della questione, la società civile si incontrerà in centinaia di piazze di tutto il mondo, nella più grande manifestazione globale per il clima mai organizzata, la People's Climate March. Tra le piazze previste in tutto il mondo, Roma non manca. Legambiente, KyotoClub, Italian Climate Network e Power Shift Italia, insieme, hanno risposto all'appello per la mobilitazione e danno appuntamento a tutti coloro che vorranno partecipare alle 17 in via dei Fori Imperiali, per unire simbolicamente il Colosseo a New York e dare voce alla società civile che chiede interventi urgenti e concreti contro i cambiamenti climatici.

Tutela ambiente importante per il 95% dei cittadini europei - A tre anni dall'ultimo sondaggio Eurobarometro, nonostante la crisi economica la preoccupazione dei cittadini europei nei confronti dell'ambiente non si è affievolita. Il consenso è pressoché unanime: il 95% dei 28.000 intervistati ha dichiarato di ritenere la tutela dell'ambiente importante a livello personale e molti pensano che si possa fare di più.

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