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Clinton-Trump, lo sprint finale: stasera il primo faccia a faccia in tv

25 settembre 2016 | 12.27
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Gigantografie di Hillary Clinton e Donald Trump su un mezzo della CNN alla Hofstra University (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)
Gigantografie di Hillary Clinton e Donald Trump su un mezzo della CNN alla Hofstra University (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)

C'è grande attesa per il primo faccia a faccia televisivo tra Hillary Clinton e Donald Trump che, stasera, dalla Hofstra University di Long Island, nello Stato di New York, darà ufficialmente il via allo sprint finale della lunghissima campagna elettorale per la Casa Bianca.

La democratica, che ieri ha incassato l'endorsement del 'New York Times', arriva all'importante appuntamento con un netto vantaggio sul repubblicano, con gli ultimi sondaggi che la danno avanti di 6 punti, soprattutto grazie al sostegno di ispanici, afroamericani, giovani, donne e persone con un alto livello di istruzione.

Il dibattito cade in un momento in cui negli Stati Uniti l'attenzione è concentrata sugli ultimi avvenimenti interni, con in primo piano i falliti, ma preoccupanti, attentati di New York e New Jersey da una parte, e le proteste a Charlotte per l'ennesima uccisione di un afroamericano da parte della polizia. E quindi gli argomenti della sicurezza, dalla lotta al terrorismo e delle questioni razziali, sono destinate ad essere centrali nel dibattito che si prevede sarà seguito da 100 milioni di ascoltatori.

Al dibattito, che verrà moderato dall'anchorman della Nbc Lester Holt non parteciperanno gli altri due candidati presidenziali, il libertarian Gary Johnson e la verde Jill Stein perché - si è giustificata la commissione di fronte alle proteste dei due - le regole prevedono solo la partecipazione di candidati che hanno raggiunto almeno il 15% nei sondaggi.

Come è tradizione, i due candidati stanno trascorrendo il weekend in ritiro con i loro consiglieri per prepararsi al dibattito. Ma avrebbero scelto, anche su questo fronte, approcci completamente diversi, con Trump che conferma la sua vocazione di 'outsider' snobbando i metodi tradizionali di preparazione, concentrandosi soprattutto sull'analisi di video di precedenti dibattiti della democratica per individuare tutti i suoi lati deboli e scoperti.

Clinton, invece, starebbe dando ascolto agli amici democratici che gli hanno consigliato di giocare con il noto carattere irascibile di Trump, provocandolo in modo da farlo esplodere in sparate controproducenti. "Gli deve dare solo corda, e lui dirà una delle sue solite cose assurde", ha detto a 'Politico' nei giorni scorsi il senatore Jon Tester.

Insomma, il consiglio che mandano alla Clinton di lasciare che Trump parli il più possibile. "Inevitabilmente dirà delle cose abbastanza stupide da guadagnarsi i titoli, farà errori, la domanda è quanto possano essere gravi" afferma il senatore Chris Murphy, dicendosi "sicuro che Hillary potrà fare delle cose per spingerlo a fare degli errori veramente grandi".

Più difficile il compito di amici e consiglieri di Trump che, stando a quanto scriveva nei giorni scorsi il 'New York Times', starebbe mostrando di annoiarsi nella preparazione del dibattito, dando poco ascolto a chi gli continua a suggerire di fare attenzione ad ogni parola della Clinton per contrattaccare e non cadere in trappola.

Egocentrico e competitivo, il miliardario newyorkese comunque si sta mostrando combattivo e spinto dal desiderio di non solo sconfiggere ma sbaragliare l'avversaria.

Tradizionalmente nei giorni precedenti al dibattito, i candidati presidenziali organizzano un finto dibattito, scegliendo qualcuno per impersonare l'avversario. A quanto risulta al 'Times', Trump però avrebbe deciso di non avere un vero e proprio 'mock debate' della stessa durata di quello vero, 90 minuti, e soprattutto non avrebbe scelto una persona per fare la 'finta Clinton'.

Segue invece la tradizione - che è stata anche del marito Bill - Clinton, ma anche lei non avrebbe scelto un 'finto Trump', con diversi membri del suo staff che lo impersonano a seconda degli argomenti. Tra questi Karen Dunn, la 'debate coach', allenatrice dei dibattiti, che lavora e consiglia l'ex segretario di Stato da 16 anni e quindi conosce alla perfezione i punti di forza e le debolezze della sua capacità oratoria.

SONDAGGI - Continua l'altalena dei sondaggi nel duello tra Hillary Clinton e Donald Trump. Dopo che i poll del fine settimana avevano descritto una rimonta della democratica, con un vantaggio fino a sei punti, ora un nuovo sondaggio nazionale, pubblicato dalla Quinnipiac University poche ore prima dell'attesissimo primo dibattito presidenziale, parla di nuovo un testa a testa.

Secondo il rilevamento infatti, il vantaggio di Clinton sarebbe appena di un punto, con il 44% contro il 43% del repubblicano. I due candidati principali sono seguiti dal libertarian Gary Johnson, con l'8%, e la verde Jill Stein, con il 2%, che non sono stati ammessi al dibattito di questa sera.

Anche ClearPolitics, il sito che fa costantemente la media di tutti i sondaggi nazionali che vengono realizzati, dando quindi un'indicazione del trend, conferma che i due candidati si affrontano il dibattito, che si svolgerà all'università di Hofstra, a Long Island, in una situazione di virtuale parità. La democratica infatti ha un vantaggio del 2,5% in un duello a due che si riduce ad 1,5% in uno scontro a quattro.

IN ITALIA - Sky TG24 HD proporrà l'atteso faccia a faccia tra i due candidati alla Casa Bianca in diretta e con traduzione simultanea, dalle 3 alle 4.30 del mattino. L'incontro sarà introdotto da un approfondimento sulla situazione politica americana dalle 2.30. Dopo il confronto, dalle 4.30 alle 6, saranno analizzate le prime reazioni a caldo, con ospiti in studio per commenti e analisi e una ricca rassegna stampa multimediale.

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