Dal 2008 al 2013 le imprese artigiane si sono ridotte del 5,5,%, ed è sceso dell'11,5% il numero dei dipendenti. Sono i dati elaborati dalla Cna in occasione del convegno 'Lavoro, lavori. Nuove geografie dei mutamenti'. Nel 2013 il saldo tra imprese artigiane nuove e cessate è stato di -27.893 unità, un peggioramento rispetto al precedente record del 2012 di -20.139 unità.
Ad accompagnare la crisi delle imprese c'è stata anche quella dell'occupazione. Mentre tra il 2001 e il 2008 l'occupazione dipendente delle imprese artigiane era salita del 10% toccando quota 1,529 milioni di addetti, alla fine del 2013 il numero degli occupati si era ridotto a 1,353 milioni, un calo dell'11,5%.
Per il 2014 la Cna non prevede inversioni di tendenza, come conferma la produzione industriale che nel primo trimestre 2014 si è mantenuta a -22% sotto i livelli pre-crisi. In particolare è stata l'edilizia, in cui le imprese artigiane sono molto presenti, a soffrire della crisi. Dal 2008 al 2013 il settore ha perso il 41,6% del suo valore e tra dicembre 2013 e marzo 2014 è sceso di ulteriori due punti percentuali.