cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 19:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cnf, con nuovo decreto compensi avvocati trasparenti e proporzionati

17 marzo 2014 | 18.22
LETTURA: 4 minuti

Cnf, con nuovo decreto compensi avvocati trasparenti e proporzionati

Roma 11 mar. (Labitalia) - Il Consiglio nazionale forense esprime grande soddisfazione per la firma, da parte del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, del nuovo decreto ministeriale che aggiorna i parametri forensi, cioè i valori di riferimento per la liquidazione da parte del giudice dei compensi dei legali o per la loro determinazione in caso di disaccordo tra avvocato e cliente. La firma, sottolinea una nota del Consiglio, "che ha dato seguito a quanto assicurato nell'incontro istituzionale con il Cnf lo scorso 5 marzo, conclude un iter iniziato a maggio 2013 che il Cnf ha promosso e seguito passo per passo in una interlocuzione istituzionale costante con il ministero". Il decreto, sottolinea,"in attuazione della legge professionale forense, conferma in massima parte la proposta avanzata ai termini di legge dal Consiglio nazionale forense nel maggio 2013 e finalmente archivia il decreto ministeriale 140/2014, che non solo aveva perpetrato una riduzione consistente dei valori medi, già fermi al 2004, con violazione del principio della dignità dei compensi, ma non garantiva neanche quella completezza e semplicità di lettura che il mercato richiede".

Il Cnf, prosegue la nota, "accoglie positivamente quanto si legge nel comunicato stampa del ministro Orlando che ha dichiarato di aver accolto alcune ulteriori richieste di modifica del Cnf come 'una più precisa quantificazione delle spese generali e la valorizzazione di ogni specifica attività dell'avvocato, sia sotto il profilo giudiziale che sotto quello della composizione stragiudiziale delle controversie'". "Un giudizio più articolato - precisa - si potrà fornire una volta letto attentamente il testo del decreto ministeriale". Il nuovo sistema progettato dal Cnf e confermato dal ministero, spiega, "garantisce la prevedibilità dei costi legali, in modo che cittadini e imprese possano valutare economicamente i costi/benefici della prestazione professionale". "Contribuisce inoltre - prosegue - alla celerità dei processi in quanto il calcolo dei costi della prestazione è completamente svincolato dal numero di atti legali compiuti durante il giudizio. E non solo. Favorisce la conciliazione della controversie, con evidente e positivo effetto deflattivo del carico presso i tribunali".

Per il Cnf, "il risultato raggiunto, come sottolinea lo stesso ministero, è in linea con la legislazione comunitaria e non intralcia, anzi favorisce, il 'corretto funzionamento concorrenziale del mercato senza incidere negativamente sulla competitività del Paese': il primo criterio, infatti, per la determinazione del compenso a fronte di servizi legali sarà sempre pattuito liberamente tra avvocato e cliente". Il Cnf considera la firma del decreto da parte del Guardasigilli "un traguardo importante di un lavoro iniziato a maggio 2013 con la proposta avanzata dal Consiglio al ministero e proseguito con determinazione per ristabilire quella equità e correttezza che si erano persi con il decreto 140/2012 e con il suo sistematico e ingiustificato abbattimento dei compensi". "Una situazione altamente mortificante del valore della prestazione professionale degli avvocati, che peraltro neanche le proposte di miglioramento circolate nel 2013 avrebbero eliminato".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza