Crisi: Cnos-Fap, puntare su formazione professionale

E' ora di lasciar cadere vecchi pregiudizi culturale politici e puntare sulla formazione professionale che è un pilastro per il riscatto occupazionale del paese. Questo il messaggio lanciato al tavolo di discussione sulla storia della formazione professionale e sul suo futuro, promosso da Mario Tonini, direttore generale di Cnos-Fap. Punto di partenza il nuovo libro di Nicola D’Amico 'Storia della formazione professionale in Italia' edito da Franco Angeli, che parla di un sistema alternativo alla scuola tradizionale. "Per noi questo libro -spiega Tonini- è un grande strumento di conoscenza e di riconoscenza del lavoro per la formazione professionale".

"Però voglio andare oltre -chiarisce- e voglio che questo strumento ci consenta di attivare risvolti di sostegno politico e non solo. Sia tra il mondo delle imprese che ci chiede più figure adatte a loro, sia i giovani che vogliono un lavoro, ma non sempre sanno cosa scegliere, e la difficoltà di fornire un servizio di formazione pieno e distribuito in tutta Italia".

"La storia è antichissima -ricorda Nicola D'Amico- insomma nei monasteri nel 1100-1200, ma venendo ad oggi alla campagna di alfabetizzazione del dopoguerra, in questo periodo la formazione professionale ha avuto una svolta, il suo obiettivo non era solo alfabetizzare, insegnare a leggere e scrivere, ma era un modo per dare lavoro. L’Italia da ricostruire dopo la guerra -sostiene- è un po’ come l’Italia da ricostruire oggi. Bisogna guardare alle imprese e alle loro necessità".