La multinazionale Codere ha registrato un utile netto di 7,6 milioni di euro nel quarto trimestre del 2016, a fronte di una perdita di 39 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. Complessivamente, nel 2016 la perdita ammonta a 1,126 miliardi di euro, derivata dalla contabilizzazione della ristrutturazione finanziaria, a fronte della perdita di 113 milioni sofferta nel 2015. Lo rende noto il gruppo.
Nel quarto trimestre la compagnia ha raggiunto un Ebitda aggiustato di 64 milioni di euro, -21% rispetto all'anno precedente, a causa della svalutazione del peso argentino e messicano, e all’effetto dello sciopero in Argentina per protestare contro il significativo incremento delle imposte sul gioco previsto per il 2017. Nei tre mesi presi in esame, il fatturato ha raggiunto i 387 milioni di euro, -8% tendenziale. Complessivamente, nel 2016 i ricavi sono stati pari a 1,499 miliardi di euro, -9% rispetto al 2015.
Il parco macchine ha registrato un incremento dell’1%, rispetto all’anno precedente toccando quota 55.060, riflesso della crescita in Messico, Panama e Italia. Il numero totale dei punti di scommesse sportive ha toccato quota 156 con un incremento dell’8%.
In Italia, il fatturato è aumentato del 13% nell’intero 2016 toccando i 322 milioni di euro, grazie alla costante crescita della media giornaliera per macchina, al maggior parco istallato e all’incremento delle macchine collegate a Codere Network. L'Ebitda aggiustato è stato di 26 milioni di euro nel 2016, l’1% in meno del 2015.
"Nell’ultimo trimestre dell’anno - si legge nella nota diffusa dall'azienda - il Gruppo Codere ha continuato a sviluppare il suo piano strategico dopo aver completato la ristrutturazione finanziaria. In questo periodo il Gruppo ha approfittato dei risultati positivi, così come del momento favorevole nei mercati, per rifinanziare la sua struttura di debito corporativa, riducendo il debito principale di più di 100 milioni di euro e il tasso di interesse medio dal 9% al 7%. Analogamente la compagnia ha acquisito per 31 milioni il 50%, che non controllava, nella gestione di ippodromi e sale da gioco uruguayane, il cui Ebitda nel 2016 è salito a 16 milioni di euro".
"In questo contesto, tuttavia, i risultati dell’ultimo trimestre del 2016 sono stati condizionati dall’annuncio di nuove tasse sul gioco per il 2017 in Argentina, che ha originato una serie di scioperi in varie sale del Gruppo con un impatto negativo sui ricavi ed Ebitda di 4,4 milioni di euro e 2,5 milioni di euro rispettivamente. Inoltre, la pressione sul peso messicano, a seguito delle elezioni presidenziali statunitensi, unito ai maggiori investimenti nel marketing in Spagna hanno originato una riduzione dell’Ebitda aggiustato pari a 64 milioni di euro a fronte degli 81 milioni registrati nell’anno precedente, invertendo la tendenza al recupero mostrata nei trimestri precedenti".
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