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Vino: Codice Citra premia 'Transumanza' e piatto storico abruzzese

04 luglio 2016 | 14.32
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Vino: Codice Citra premia 'Transumanza' e piatto storico abruzzese

Anche quest’anno Codice Citra ha rinnovato la partnership con la Fondazione Edoardo Tiboni in occasione della 43esima edizione del festival Premi Internazionali Ennio Flaiano e ha assegnato la terza edizione del Premio 'Vini, Volti, Valori' a Roberto Zazzara, regista di 'Transumanza'. Giunto alla terza edizione, il Premio è assegnato da Codice Citra e dal Flaiano Film Festival a un personaggio abruzzese che si è particolarmente distinto nel mondo del cinema.

Il docu-film 'Transumanza', scritto 'on the road', ripercorre l'antico tracciato del Tratturo Magno, la strada maestra che portava i pastori e le loro greggi da L'Aquila a Foggia. Un percorso di 250 km attraverso l'Abruzzo, il Molise e la Puglia coperto in dieci giorni, in cui il regista e i suoi collaboratori hanno seguito, attrezzatura in spalla e passo dopo passo, il respiro dei camminatori.

“Siamo molto felici - ha dichiarato Lorenzo Mancinelli, vicepresidente del Gruppo Codice Citra - di poter consegnare il nostro premio a un regista abruzzese di grande talento come Roberto Zazzara. Con il suo documentario, Roberto ha saputo abilmente raccontare una tradizione secolare come la transumanza, che noi produttori di vino ci troviamo spesso a raccontare, soprattutto all’estero, quando presentiamo il nostro territorio e spieghiamo le origini del vitigno Pecorino”.

Sempre in questi giorni, Codice Citra, insieme alla Scuola di Cucina ReD, ha promosso il concorso enogastronomico 'Miglior cuoco-socio dell’anno', attribuito a un piatto storico di tradizione contadina abruzzese nella tappa dedicata alla Cantina Crecchio. Palmarosa D'Alessandro ha infatti convinto la giuria di esperti con la sua interpretazione delle 'Ciammajiche al pomodoro', abbinate per l’occasione al Niro Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2015 di Codice Citra.

Un piatto storico che si tramanda di generazione in generazione, appartenente a una cultura contadina fatta di semplicità e pazienza, che segue un’autentica e antica procedura di preparazione che richiede una lunga lavorazione delle lumache di terra, che può durare anche diversi giorni, al fine di renderle commestibili. Palmarosa D’Alessandro, 63 anni, di Crecchio, è una grande appassionata di cucina. Ha dedicato la vittoria alla sua mamma che le ha insegnato a preparare il piatto e ha ricevuto in premio la serigrafia dell’artista Giuseppe Matarazzo.

Rivolto ai soli soci Citra che non svolgono il mestiere di cuoco come attività professionale, la seconda edizione del concorso “Miglior cuoco-socio dell’anno” ha anche quest’anno l’obiettivo è di valorizzare gli abbinamenti della cucina tipica abruzzese con i vini del territorio. Filo conduttore per il 2016 i secondi piatti della tradizione abruzzese. La manifestazione si articola in nove tappe, una per ogni cantina socia: per ogni tappa si sfidano nove partecipanti che devono preparare e presentare in due ore una ricetta, poi abbinata a un vino di Citra. Il vincitore di ogni tappa accede come finalista all’evento conclusivo di ottobre, dove i nove migliori cuochi rappresentanti delle relative cantine socie si sfideranno ricreando il piatto proposto nella prova di selezione. Il primo classificato riceverà una Planetaria Classic KitchenAid del valore commerciale di 600 euro.

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