"Il tema della recidiva è stato categoricamente escluso". Lo ha confermato ai cronisti l'avvocato difensore di Anna Maria Franzoni, Paola Savio, al termine della udienza per la discussione della perizia psichiatrica sulla 'mamma di Cogne' in base alla quale il Tribunale di Bologna dovrà decidere se concederle o meno la detenzione domiciliare chiesta dai suoi avvocati. "Si è parlato, ma questo dato era già emerso, di una residuale pericolosità sociale -ha aggiunto l'avvocato Savio- non specifica ma generica, dettata da una criticità" di Franzoni.
"Sia il perito di parte Pietro Pietrini che il perito del Tribunale Augusto Balloni -ha rimarcato il legale- hanno ritenuto che ci siano gli strumenti per contenere questo pericolo e che questi strumenti siano innanzitutto la famiglia, e dall'altra parte una psicoterapia di supporto che non è nata oggi come idea, ma è iniziata già da un pò di tempo".
