cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 00:15
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cogne, per Franzoni escluso il pericolo di recidiva. Ma il giudice si riserva sui domiciliari

24 giugno 2014 | 10.27
LETTURA: 3 minuti

Questo, in sostanza, uno dei passaggi contenuti nella perizia psichiatrica al centro dell’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza di Bologna, al quale i legali della donna hanno fatto istanza per la detenzione domiciliare. Il procuratore generale si oppone alla scarcerazione

(Foto Infophoto - INFOPHOTO
(Foto Infophoto - INFOPHOTO

Per Anna Maria Franzoni non sussiste il pericolo di recidiva. Questo, in sostanza, uno dei passaggi contenuti nella perizia psichiatrica al centro dell’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza di Bologna, al quale i legali della donna hanno fatto istanza per la detenzione domiciliare.

L’udienza, davanti al presidente del Tribunale Francesco Maisto e al giudice Sabrina Bosi, si è aperta con l’intervento del perito designato dal Tribunale, Augusto Balloni, il quale ha spiegato al giudice e alle parti i contenuti della perizia sullo stato psico-sociale della mamma di Cogne, condannata in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’uccisione del figlio Samuele Lorenzi avvenuta nel 2002.

Il sostituto Procuratore generale Attilio Dardani si è però opposto all’istanza e il giudice, al termine dell’udienza durata circa un’ora, si è riservato sulla richiesta. “La Procura generale ha dato parere contrario alla scarcerazione - ha spiegato l’avvocato Lorenzo Imperato - perché sostiene che prima debba essere posta in atto la psicoterapia, dopodiché, all’esaurimento di questo ciclo, se ne possa riparlare”. L’avvocato ha inoltre spiegato che la durata di questa psicoterapia “non è stata precisata in alcun modo, anche perché il perito del Tribunale e i consulenti tecnici sono contrari a quello che la Procura generale ha sostenuto”.

In sostanza sia il perito di parte che quello incaricato dal giudice sono favorevoli a un percorso di psicoterapia che avvenga “a supporto” di Franzoni una volta uscita dal carcere. Una terapia, dunque, di sostegno non precedente a una eventuale scarcerazione come chiesto dal Pg, ma contestuale alla uscita dal carcere della donna.

La Franzoni è arrivata in tribunale stamattina intorno alle 11,45 accompagnata dai suoi legali. Con loro anche il perito di parte Pietro Pietrini. Decine i fotografi e giornalisti che la attendevano. Franzoni, in jeans blu e giacca grigia, non ha rilasciato dichiarazioni. La richiesta della difesa di Franzoni è che possa finire di scontare la sua pena, nella sua casa di Ripoli, in provincia di Bologna, accanto al marito e gli altri due figli di 11 e 19 anni.

“Sicuramente allora lo confermerà in aula e sicuramente è un aspetto positivo che serve in vista dell’udienza’’, aveva commentato Savio la perizia. A chi le domandava se fosse ottimista circa l’esito dell’udienza, Savio aveva risposto semplicemente “guai non esserlo’’.

“Io spero che Anna Maria Franzoni venga dimenticata, questo sarebbe per lei il più grosso regalo’’, detto Balloni a margine dell’udienza. E “che possa stare tranquilla a Ripoli”. “Credo che uno stesso reato non si possa mai ripetere, è impossibile che commetta lo stesso omicidio a distanza di 12 anni’’, ha po sottolineato lo psichiatra. Quanto al nodo di una possibile psicoterapia di accompagnamento al percorso di risocializzazione, Balloni ha replicato spiegando che in generale è cosa “molto utile’’.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza