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Colao: "Con il Polo del cloud una casa sicura per i dati dei cittadini"

07 settembre 2021 | 18.23
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(Fotogramma)
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Una "casa sicura per i dati degli italiani": è l'identikit del cloud italiano, quello cui faranno ricorso le amministrazioni pubbliche, che arriva dal ministro per l'Innovazione e la transizione digitale Vittorio Colao presentando la strategia Cloud Italia. I cittadini, spiega, "si devono poter fidare della pa e d'altro canto tutte le amministrazioni devono potere dare rapidamente e a costi ragionevoli i servizi agli utenti".

"E' un inizio di equità e serenità in Italia", chiosa il ministro che proprio alla metafora della casa comune ricorre per spiegare chi costruirà il cloud italiano cioè il Polo strategico nazionale, che sarà a controllo pubblico senza rinunciare all'apporto dei privati. "C'è un po' spazio per tutti, c'è un grande muro europeo (perché i paesi extraeuropei non sono ammessi alla sua costruzione n.d.r.), poi c'è un giardino, poi c'è una casa con diverse stanze di cui qualcuna con muri spessi tipo cassaforte e altre normali", ha spiegato. Così "molti troveranno modo di contribuire a questo disegno, italiani e non italiani ma l'Italia prende il controllo delle regole di comportamento in giardino e fuori casa".

Per costruire l'edificio che custodirà i dati dei cittadini le risorse non mancano: per la digitalizzazione il totale dello stanziamento nel pnrr ammonta a 6,7 mld mentre la parte per il Psn e l'aiuto alla migrazione delle Pa è di circa 1,9 mld. La migrazione della pubblica amministrazione sul Cloud dovrà concludersi entro il 2025 "attraverso un processo uniforme per tutte le amministrazioni", che dovranno avviare il processo di migrazione dalla fine del 2022.

La Strategia Cloud Italia si articolerà in fasi successive a cominciare dalla pubblicazione del bando di gara per la realizzazione del Polo strategico nazionale: "al più tardi" entro la fine del 2021 si procederà a pubblicare il bando di gara per la realizzazione del Psn. E sempre "al più tardi entro la fine del 2022 dovrà avvenire l’aggiudicazione del bando di gara".

Quella per il Polo strategico nazionale, tuttavia, "non è una classica gara ma una proposta di partnership che ci aspettiamo ci arrivi da pubblici e privati" in tempi brevissimi "a giorni". E anche per i soggetti pubblici quel che conta é "chi ha competenze per farlo" risponde il ministro a gli chiede se ha notizie della cordata che, secondo indiscrezioni, vedrebbe tra i soggetti pubblici la Cdp (partecipata dal Mef). Insomma sul Psn "non ci sono percorsi preferenziali".

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