Alessandro Ubiali, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza: “Questi roditori scavano le tane negli argini dei fossi rendendo instabile il terreno, che può cedere al passaggio delle macchine agricole con il rischio di incidenti e traumi per i lavoratori”
Nel 2014 i danni causati dalle nutrie (Myocastor Coypus) nelle province di Milano e Lodi sfonderanno i 160mila euro. A stimarlo è la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, sulla base dei dati di incremento degli ultimi cinque anni. In particolare, spiega la Coldiretti interprovinciale, nel Milanese dal 2009 al 2013 i danni denunciati sono passati da 8 mila a 113.017 mila euro (+37,8 per cento), nel Lodigiano da 27.514 a 37.929 euro (+38 per cento), per un incremento complessivo negli ultimi cinque anni fra Milano e Lodi del 37,8 per cento.
''La situazione è critica. Bisogna trovare il modo di fronteggiare l'azione distruttiva di questi animali che mettono a rischio non solo il lavoro, ma anche la salute stessa degli agricoltori - spiega Alessandro Ubiali, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - questi roditori scavano le tane negli argini dei fossi rendendo instabile il terreno, che può cedere al passaggio delle macchine agricole con il rischio di incidenti e traumi per i lavoratori. Nonostante questo non è stata ancora trovata una soluzione veramente efficace per bloccare questa invasione''.