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Colf e badanti in calo del 5,8%, 'spariscono' immigrati ma aumentano italiani

25 giugno 2015 | 12.30
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Colf e badanti in calo del 5,8%, 'spariscono' immigrati ma aumentano italiani

Colf e e badanti in calo nel 2014: nello scorso anno sono 'spariti' 54.940 mila collaboratori domestici come attesta il calo del 5,8% dei contributi versati nel 2014 da 898.429 lavoratori in totale. Ma, a sopresa, in assoluta controtendenza con il dato complessivo, cresce del 4,3%,il numero di collaboratori domestici italiani che, dai 197.373 del 2013, passa a 205.789. Il calo infatti, è concentrato essenzialmente tra i lavoratori maschi, immigrati . A scattare la fotografia è una indagine Inps. Per il resto l'identikit del collaboratore domestico non appare diverso dal clichè tradizionale: prevalgono le donne che in 781.392 conquistano l'87% del totale degli occupati mentre gli uomini sono poco più di 117mial.

Un 'popolo' quello dei collaboratori domestici che si divide in pratica in due macro categorie, le colf, che sono il 59,5% del totale, e le badanti che assorbono il 40,5% del mercato. Prevale inoltre, il lavoratore maturo considerato che dai dati Inps la maggior parte dei collaboratori si aggira intorno ai 45-49 anni, (147.604 pari al 16,4%). Solo il 9,3% è un over 60 mentre gli under 25 non superano il 2,7%.

Geograficamente parlando i lavoratori domestici sono maggiormente concentrati nel Nord-Ovest (30,0%) e al Centro (28,6%). Nel Nord-Est si trova il 19,7% degli occupati, mentre al Sud e nelle Isole, rispettivamente, il 12,8% e l’8,8%. La regione con la massima presenza di lavoratori domestici è la Lombardia (18,4%), seguita dal Lazio (15,2%), dall’Emilia Romagna (9,1%), Toscana (8,4%) e Piemonte (8,1%).

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