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Comunicato stampa

Coltivare cannabis light per aiutare gli ecosistemi territoriali italiani

25 maggio 2022 | 15.57
LETTURA: 4 minuti

Coltivare cannabis light per aiutare gli ecosistemi territoriali italiani

Roma, 25/05/2022 - Le tematiche ambientali occupano sempre più spazio nel mondo dell’informazione, perché hanno conquistato maggiore rilievo anche nella coscienza collettiva. Aiutare gli ecosistemi territoriali italiani a reagire a questo momento storico difficile, è diventata una priorità. In effetti, gli studi e le ricerche di settore hanno evidenziato a più riprese che siamo giunti a un punto di non ritorno. È urgente ridurre repentinamente il nostro impatto sul Pianeta, mettendo in atto una serie di comportamenti virtuosi che possano invertire il trend o, quanto meno, rallentarlo. Desta sempre curiosità scoprire che tra le coltivazioni più ecologiche e funzionali in Italia, vi sia la cannabis light, per motivi non solo produttivi e commerciali.

Cannabis light: una coltivazione naturalmente biologica

Alcuni nonni ancora ricordano i campi di canapa, considerato che l’Italia negli anni Quaranta era tra i primi produttori al mondo. E, finalmente, dopo oltre 60 anni, questa pianta torna a essere protagonista di una vera e propria rigenerazione ambientale. Le sue pregevoli caratteristiche le consentono di superare la scelta del biologico, dato che per sua natura resiste agli attacchi di quasi tutti i parassiti, riuscendo a evitare completamente l’utilizzo di pesticidi, antiparassitari e erbicidi. Inoltre, il suo ritorno rinforza la biodiversità nazionale, messa in pericolo dallo scomparire delle varietà meno funzionali al mondo industriale.

Coltivare la canapa: perché?

Se la sua capacità di far resistenza agli attacchi esterni costruisce un’immagine radiosa e combattiva, anche le altre ragioni che stanno spingendo sempre più giovani a dedicarsi alla sua coltivazione non sono da meno. Ne è un esempio virtuoso Canapa Farm, produttore di cannabis light di Alatri, che produce infiorescenze, trinciati e anche oli di altissima qualità. Come tutte le aziende italiane, si tratta di prodotti certificati con un contenuto di THC entro i limiti di legge. In più, con attenzione alle certificazioni biologiche del settore.

La canapa è dotata di radici lunghe e fittonanti, di conseguenza è funzionale nella lotta all’erosione del suolo. Inoltre, quelle stesse radici, risultano particolarmente nutrienti per il terreno che – dopo averla accolta – si presenta molto più ricco ed equilibrato.

Ma i vantaggi legati alla tipologia di apparato radicale non finiscono qui: in effetti, riesce anche a trattenere molto bene e a lungo l’acqua, di conseguenza per la sua coltivazione è possibile utilizzarne molto meno rispetto a altre tipologie di piante.

A giovare della sua presenza è anche la salute dell’ambiente circostante e di conseguenza di chi vi abita. La pianta della cannabis light tende ad assorbire i metalli pesanti – normalmente pericolosi per l’uomo – e riduce le emissioni di carbonio grazie a un particolare processo che è stato denominato “cattura del carbonio”.

Un mondo di utilizzi: i numerosi volti della cannabis light

Non solo marijuana legale, ma un mondo di utilizzi per una pianta versatile che sta dimostrando di poter diventare indispensabile in settori molto diversi. Attualmente in Italia sono stati superati i 4 mila ettari di coltivazione, ma sono destinati a salire assieme alla domanda di un prodotto dal grande appeal. La legge sulla canapa numero 242 del 2016 che l’ha legalizzata consentendone la produzione ha, in effetti, contribuito a dare man forte a innumerevoli progetti a sfondo green.

Nel settore edile l’utilizzo della canapa non è una novità. Già largamente utilizzata per sigillare tubature o come materia prima per costruire unitamente alla calce, è stato notato che può trasformarsi anche in un eccezionale isolante, acustico e termico. Potrebbe essere un valido aiuto per la riduzione degli sprechi energetici strutturali.

Nel settore tessile sarebbe uno straordinario sostituto del cotone. Semplicemente perché se ne ottiene un tessuto più duraturo, più resistente ai raggi UV e più traspirante. Il tutto con una riduzione dell’acqua necessaria alla coltivazione.

Nel settore energetico la canapa è ancora oggetto di studi e sperimentazioni. Al momento ne è stato ottenuto un biocombustibile con un livello di scarto di biossido di carbonio inferiore, rispetto al normale diesel, dell’80%.

Anche nel settore cartario questa eccezionale pianta consente di produrre una carta molto più resistente di quella a cui siamo abituati e con un impatto ambientale notevolmente inferiore. Basti considerare il tempo infinitamente ridotto di crescita della canapa rispetto, per esempio, a quello di un albero.

Immancabile il settore alimentare e del benessere. Sia la fibra di canapa che i suoi semi sono molto ricchi di principi nutritivi, mentre gli oli di cannabis light possono favorire il rilassamento, alleviare dolori, ma anche curare alcuni problemi della pelle.

Canapa Farm è produttore di canapa legale (piante di Cannabis Sativa L. secondo la legge 242/2016) proveniente da coltivazioni naturali 100% italiane. La nostra mission è il rispetto per l’ambiente e del consumatore: utilizziamo prodotti certificati per l’agricoltura biologica, riduciamo al minimo l’uso della plastica, usiamo carta riciclabile e rispettiamo i tempi di maturazione della pianta per ottenere cannabis e CBD di altissima qualità.

Contatti:

Sito web: https://www.canapafarm.eu/

Email: info@canapafarm.eu

Facebook: https://www.facebook.com/CanapaFarmItaly/

Twitter: https://twitter.com/canapa_farm

Instagram: https://www.instagram.com/canapa_farm_italy/

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCei2qqmjUGI9vwtfAr0OwXQ

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