Malgrado l'embargo imposto dagli Stati Uniti resti in vigore
Le compagnie aeree iraniane hanno iniziato a rinnovare le loro flotte malgrado resti ancora in vigore l'embargo imposto nel 1995 dagli Stati Uniti che impedisce l'acquisto da società occidentali di nuovi velivoli o pezzi di ricambio. Secondo il ministro dei Trasporti di Teheran, Abbas Akhoundi, 15 aerei usati sono stati acquistati da febbraio da compagnie con sede nella Repubblica islamica.
Il ministro, citato dall'agenzia semi-ufficiale Isna, ha aggiunto che nove aerei (otto Airbus A340 e un A321), la maggior parte dei quali costruiti nel 2003, sono arrivati nel paese sabato. Otto sono stati acquistati dalla compagnia privata Mahan Air.
Due degli aerei acquistati "sono troppo vecchi per volare" e saranno utilizzati per prelevare pezzi di ricambio, ha affermato Akhoundi, precisando che "con l'arrivo di questi 15 velivoli, l'età media degli aerei di linea iraniani è scesa da 20 a 19 anni".
Ad aprile dello scorso anno il capo dell'Organizzazione iraniana per l'aviazione civile, Ali Reza Jahangirian, aveva annunciato l'intenzione di Teheran di acquistare 400 nuovi aerei passeggeri entro il 2025 in caso di revoca della sanzioni internazionali sul suo programma nucleare. In quell'occasione Jahangirian aveva sottolineato che il 40% dei velivoli del paese non poteva volare per mancanza di pezzi di ricambio.
Poche settimane prima il Tesoro americano aveva dato il via libera alla Boeing per la vendita all'Iran di parti di ricambio per gli aerei civili, nell'ambito di un accordo ad interim raggiunto a novembre 2013 con Teheran.
