In un’occasione, l'erogazione delle monete era stata così eccessiva da non passare inosservata ai gestori della sala giochi. Da qui la segnalazione ai carabinieri che, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della struttura, sono riusciti a svelare la tecnica del furto e l'identità dei malviventi
Utilizzando dei dispositivi elettronici disturbatori di frequenze, noti come Jammer, mandavano in tilt le centraline delle macchinette automatiche distributrici di monete che, come per magia, erogavano le monete di cui, alla fine, si impossessavano. Si tratta di due albanesi 27enni e di un 25enne della provincia di Matera, tutti gia' noti alle Forze dell'Ordine, che sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della Procura della Repubblica, per furto aggravato continuato mediante apparecchiatura in grado di danneggiare sistemi informatici.
I tre sono gravemente indiziati di essere gli autori di una serie di furti commessi all'interno di numerose sale giochi cittadine dove mediante l'utilizzo di telecomandi disturbatori di frequenza mandavano in avaria le centraline delle macchinette automatiche distributrici di monete consentendone la erogazione senza limiti.
In occasione di uno dei 'colpi', pero', l'erogazione delle monete era stata cosi' eccessiva da non passare inosservata ai gestori di una delle sale. Da qui la segnalazione ai carabinieri che, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della struttura, sono riusciti a svelare la tecnica del furto e l'identita' dei malviventi.