Debutta domani in anteprima nazionale al Teatro Alighieri di Ravenna, con replica il giorno dopo, 'Human' di e con Marco Baliani e Lella Costa, nell’ambito di Ravenna Festival 2016. La piece sarà in tournée sui palcoscenici italiani nella stagione 2016/17 a partire dal Teatro Strehler di Milano. Scene e costumi sono di Antonio Marras, le musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella. "Perchè si mettono in viaggio sapendo in partenza che forse moriranno? Per quel forse". In questa frase di Baliani e Costa la sintesi della riflessione cui invita lo spettacolo: testimonianze dirette, brandelli di vita vissuta, narrazioni tramandate da chi si è spostato da una riva all’altra di quel mare che dovrebbe unire, ma che si è trasformato in un baratro di sofferenza.
Marco Baliani supera il proprio concetto di teatro civile e, insieme a Lella Costa, indaga la linea di confine che separa l’umano dal disumano. Il racconto, moltiplicato dalle voci di quattro giovani attori (David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis e Luigi Pusceddu, selezionati nel corso di un workshop tenutosi a Cagliari), affronta il tema della migrazione, di uomini e donne in fuga da guerre e carestie, in cerca di salvezza. I ricordi dei protagonisti si sovrappongono alle epopee classiche e diventano anch’essi mito. Senza rinunciare all’ironia con cui il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, l’irriducibilità della poesia.
Un lavoro, scritto da Baliani e Costa con la collaborazione alla drammaturgia di Ilenia Carrone, che si dipana tra attualità e mito: "D’armi io canto e dell’eroe che, primo, dalle coste di Troia venne all’Italia, profugo per suo destino". La prima ispirazione è stata l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi. In una lectio magistralis tenuta nell’aula magna dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, Marco Baliani è partito dal mito per interrogarsi e interrogarci sul senso profondo del migrare. Poi l’incontro con Lella Costa e la reminescenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica e profetica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte dell’Ellesponto. Prende avvio così 'Human', dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne "l’odissea ribaltata".
All’interno del progetto teatrale 'Human' Eni, main partner, si inserisce con un percorso di coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole superiori di cinque delle città toccate dal tour. L’obiettivo è quello di innescare una riflessione tra le giovani generazioni sul tema dei diritti umani, della migrazione e della trasformazione del tessuto sociale, a partire da alcune parole chiave dello spettacolo: umano/fuga/noi/confini/sguardo. Le riflessioni degli studenti daranno vita ad una videoinstallazione che accompagnerà lo spettacolo a Ravenna, Torino, Milano, Mestre e Livorno. Al termine del progetto, gli autori selezioneranno uno tra i racconti scritti dai ragazzi, che diventerà la sceneggiatura di un cortometraggio. A Ravenna è stato coinvolto il Liceo Scientifico Oriani e dalla penna di Francisca Orrego, Bruno Nery Fernandes, Ilaria Fabbrocino, Lorenzo Bottacini, Eugenia Mazzotti, Robin Smith e Letizia Giangiulio sono nati altrettanti pensieri, storie, e racconti di speranza, di vera umanità.