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Con la crisi triplicano le coltivazioni in città, nel 2013 gli ortaggi hanno invaso 330 ettari

21 agosto 2014 | 12.53
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Prendono sempre più piede gli orti urbani. Un italiano su quattro si dedica alla coltivazione fai da te per uso domestico. Coldiretti: "Ricorda i tempi di guerra quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si diffondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari"

Con la crisi triplicano le coltivazioni in città, nel 2013 gli ortaggi hanno invaso 330 ettari

E' record per le aree verdi che sono state destinate a orti pubblici nelle città capoluogo che nel 2013 hanno toccato 3,3 chilometri quadri di terreno. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che lo scorso anno gli orti urbani in Italia sono addirittura triplicati rispetto al 2011 quando erano appena 1,1 chilometri quadri.

Si tratta di una risposta alla crescente domanda di verde anche nelle città che, complice la crisi, spinge un italiano su quattro alla coltivazione fai da te per uso domestico. Le coltivazioni degli orti urbani - sottolinea la Coldiretti - "non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all'abbandono e al degrado".

Se a livello nazionale - precisa la Coldiretti - praticamente la metà delle amministrazioni comunali capoluoghi di provincia nel 2013 hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza, esiste una forte polarizzazione regionale con la percentuale che sale all'81 per cento nelle città del Nord (oltre che a Torino, superfici consistenti sono dedicate anche a Bologna e Parma, entrambe intorno ai 155 mila metri quadrati), meno di due città capoluogo su tre al Centro Italia hanno orti urbani, mentre nel Mezzogiorno sono presenti solo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro, secondo l'Istat. Un fenomeno - rileva la Coldiretti - "che fa dunque ricordare i tempi di guerra quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si diffondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari" e che "si accompagna anche da un diverso uso anche del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre più spesso lasciano spazio ad orti per la produzione fai da te" di frutta e verdura.

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