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Musica: il mercato dei giradischi corre come quello del vinile

20 aprile 2015 | 17.35
LETTURA: 5 minuti

I più venduti sono gli austriaci Pro-Ject, ma nella fascia di prezzo compresa tra i 200 e i 400 euro vanno anche bene i Rega. Valletta (Audiogamma): "Negli ultimi 4 anni le vendite sono più che raddoppiate, ma penso sia un fenomeno legato alla moda che nel giro di pochi anni si sgonfierà"

Musica: il mercato dei giradischi corre come quello del vinile

Col ritorno del vinile tornano anche i giradischi nelle case. Il mercato del vinile corre sempre più sull'onda di una moda che dal 2007 ad oggi, nella sola Gran Bretagna, ha fatto cifre da record per un settore di nicchia. Dai 205mila dischi venduti nel 2007 si è arrivati al milione e trecentomila del 2014 con un trend di crescita del 69% nei primi mesi del 2015 che lascia intravedere un dato di vendita a fine anno pari ai due milioni di vinili.

Dati che non solo hanno spinto la Official Charts Company, l'agenzia inglese che si occupa di stilare le classifiche musicali ufficiali, a pubblicare settimanalmente quella dei dischi neri più venduti, ma che vanno di pari passo con la vendita dei giradischi e di tutti gli accessori collegati, dalle spazzoline in fibra di carbonio per pulire i dischi, alle bilancine per tarare il peso della puntina, fino alle sofisticate macchine lavadischi.

"Distribuiamo in Italia quattro marche di giradischi, ma i più venduti sono gli austriaci Pro-Ject, una casa che produce 10mila macchine al mese e che sul nostro mercato ha una quota del 35%", spiega all'Adnkronos Giancarlo Valletta, responsabile marketing di Audiogamma, una delle più importanti società italiane distributrici di marchi di alta fedeltà. Valletta domani sera alle 21 terrà una lezione sul ripping dei cd e dei vinili all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "Negli ultimi 4 o 5 anni - chiarisce - le vendite di giradischi sono cresciute del 20% all'anno e abbiamo più che raddoppiato il fatturato: solo per il marchio Pro-Ject in Italia, si aggira sui 700mila euro, con una media di 2mila giradischi venduti ogni anno".

Per la britannica Rega vendite cinque volte superiori a quelle degli ultimi anni

Sembrano cifre da poco, ma tenendo conto che si tratta di un mercato di nicchia con solo riferimento ai modelli 'economici', quelli cioè il cui costo si aggira tra i 200 e i 400 euro, non è da poco. I modelli costosi, riservati alla fascia di pubblico degli appassionati, non hanno mai conosciuto né cali né impennate nelle vendite, mantenendo un mercato stabile che si aggira su poche centinaia di esemplari, alcuni dei quali venduti a costi anche proibitivi di diverse decine di migliaia di euro .

"Inoltre - spiega ancora Valletta - quest'anno per la prima volta in assoluto un giradischi Pro-Ject entra nel catalogo Esselunga. Non sarà in vendita nei supermercati, ma si potrà prendere con la raccolta dei punti". Secondo il direttore del marketing di Audiogamma, però, questo è un "fenomeno destinato a sgonfiarsi nel giro di tre o quattro anni, perché cavalca l'onda di una moda, al di là della assoluta qualità del suono del vinile, che continuerà a vendere ma non con queste cifre".

Anche per un altro marchio storico nella produzione di giradischi di alto livello, con modelli 'plug and play' da poche centinaia di euro, come la britannica Rega, gli ultimi tre anni sono stati segnati da un incremento significativo delle vendite. "Si parla di numeri 4 o 5 volte più alti degli ultimi anni, con una crescita delle vendite pari al 40% e tale da mettere in crisi la stessa Rega, in affanno nel costruire e consegnare i propri modelli", spiega all'Adnkronos Stefano Mazzoli di Suono & Comunicazione, l'azienda che fino all'anno scorso curava la distribuzione del marchio su tutto il territorio italiano, adesso passata alla Hi-Fi United di Piacenza.

Gombi (Hi Fi United), è diventato anche un oggetto d'arredamento

E quest'anno l'impennata delle vendite Rega "è stata di oltre il 50% per i modelli economici, con un grande interesse da parte dei giovani di 20/30 anni e delle donne, che sono solitamente tagliate fuori", spiega Luca Gombi, di Hi Fi United, sottolineando come il giradischi "sia anche diventato un oggetto di arredamento, tanto che abbiamo dato due modelli di Rega Rp1 al Salone del Mobile di Milano".

Secondo Gombi il vinile e il giradischi "non sono solo moda. Il disco nero è un prodotto di qualità indubitabilmente superiore - sottolinea - e molta gente che magari aveva molti dischi in casa, ha capito che non era il caso di buttarli e ha voluto comprare un giradischi per ascoltarli. L'audio di qualità sta tornando - dice Gombi - e non è un caso che anche Apple entrerà nel mercato dell'alta qualità del suono".

"Quanto al marchio Rega, ha letteralmente raddoppiato la produzione rispetto a qualche anno fa e noi come Hi Fi United lo distribuiamo attraverso una quarantina di negozi specializzati in Italia. E' chiaro - conclude - che questi prodotti non si trovano nei grandi store commerciali accanto a televisori e lavatrici. Sono prodotti di qualità e hanno bisogno di rivenditori esperti. Solo il piccolo Rega Rp1, completamente 'plung and play', viene venduto anche nei negozi di alta fedeltà più 'entry level'".

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