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Enogastronomia: con Slow Food a Torgiano le osterie umbre

18 ottobre 2016 | 10.21
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Enogastronomia: con Slow Food a Torgiano le osterie umbre

Il cibo di qualità ha reso Torgiano (Perugia) la capitale dello slow food. Le migliori osterie umbre erano presenti domenica all’evento organizzato da Slow Food Umbria in collaborazione con il Comune di Torgiano. Non sono mancati i Presidi umbri, prodotti che Slow Food ha salvato dall'oblio e dalla probabile estinzione e che alcuni coraggiosi produttori hanno deciso di rimettere in produzione, come la Roveja di Cività di Cascia, la Fava cottora dell'Amerino, il Mazzafegato dell'Alta valle del Tevere, il Cicotto di Grutti il Vino Santo affumicato dell’alta valle del Tevere.

In questa occasione è stata presentata anche la 'Guida Osterie d'Italia 2017' alla presenza di: Marcello Nasini, sindaco del Comune di Torgiano, e Tatiana Cirimbilli, assessore al Turismo del Comune di Torgiano, Cinzia Borgonovo, presidente di Slow Food Umbria, Salvatore De Iaco, coordinatore regionale Gruppo Osterie di Slow Food Umbria, Sonia Chellini, referente Alleanza Slow Food dei Cuochi umbri.

Solo nel 2017 sono state 5 le nuove chiocciole assegnate dalla guida in Umbria: 'L’Acquario' di Castiglione del Lago, 'La miniera' di Galparino a Città di Castello, 'Piermarini' a Ferentillo, 'Stella' a Perugia, e 'Baciafemmine' a Scheggino.

La guida presenta 46 osterie in tutta Italia di cui 18 in Umbria che hanno proposto, ai tanti partecipanti, i loro piatti forti. “La nostra filosofia - ha detto Cinzia Borgonovo - è quella di far conoscere ai clienti come viene realizzato il piatto. L’oste consiglia propone e aiuta ad abbinare al cibo del buon vino”.

In questa giornata dedicata al cibo è stata presentata ufficialmente anche la nuova 'Alleanza di cuochi', che nasce con la volontà di unire i tanti giovani cuochi che con passione fanno questo mestiere. “L’Alleanza di Cuochi - ha detto Sonia Chellini - sorge con 15 associati e vuole creare una rete solidale che aiuti la promozione dei prodotti del territorio proprio attraverso le osterie e i loro osti. La madrina di questo evento è proprio Tatiana Cirimbilli, che ha creduto per prima a questo progetto”.

Grande successo c’è stato anche per l'associazione Cuochi della provincia di Rieti che hanno preparato piatti di pasta all’Amatriciana. Il ricavato è stato destinato al sostegno delle Cucine da campo delle zone terremotate gestite dall'Associazione.

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