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Concerto Stones, ancora polemica sui costi. Esposto della Lista Marchini

23 giugno 2014 | 18.12
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Il capogruppo Onorato: “Il Comune ha fatto pagare l’organizzazione per un solo giorno e non per gli 11 necessari all’allestimento né per i due dedicati allo smantellamento”. Il sindaco: “Per eventi futuri l’incasso aumenterà fino a 10 volte grazie alla modifica al tariffario”. In 70mila al Circo Massimo (FOTO)

Mick Jagger (Infophoto) - INFOPHOTO
Mick Jagger (Infophoto) - INFOPHOTO

Non si fermano le polemiche per i costi del concerto dei Rolling Stones nella Capitale. “Abbiamo dato mandato a un legale di predisporre l’esposto alla Corte dei Conti per danno erariale riguardo il canone di occupazione suolo pubblico percepito dal Comune di Roma”, ha annunciato in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio. “Il problema non è la tariffa - ha spiegato - ma soprattutto il fatto che il Comune abbia fatto pagare l’organizzazione per un solo giorno, quello del concerto, e non per gli 11 precedenti necessari all’allestimento né per i due successivi, dedicati allo smantellamento”.

“In quel caso avremmo incassato oltre 100mila euro, e non 7.934, come è successo - ha sottolineato - Il canone, inoltre, sembra sia stato calcolato solo per 3.300 metri quadri, mentre ad essere invasa è stata l’intera area del Circo Massimo, di oltre 60mila mq”. “Oggi - aggiunge Onorato - abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere tutti i dati necessari ed entro la settimana presenteremo l’esposto”.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino si difende così su Facebook: “Roma Capitale non ha speso un euro per il concerto, che è stato completamente a carico degli organizzatori, che hanno pagato anche la pulizia, il prolungamento della Metro B fino alle 1:30, gli straordinari dei vigili e i servizi sanitari e igienici per un totale di 170mila euro”, ha chiarito.

Per eventi futuri l’incasso di Roma aumenterà ancora fino a 10 volte - ha sottolineato - grazie alla modifica al tariffario per l’occupazione del suolo pubblico prevista nel mio primo bilancio, approvato in giunta il 30 aprile. Ora vorrei che ci concentrassimo su questo: stiamo riportando Roma sulle mappe degli eventi internazionali, 50mila biglietti su 70mila sono stati venduti a persone non romane e non italiane. Sono 50mila le persone che hanno mangiato, visitato i nostri musei e dormito nella nostra città, per un indotto di milioni di euro. Questa è la ricchezza che vogliamo, per tutta Roma”.

Poi ha aggiunto: “C’è una tassa, quella di soggiorno, che io trovavo ingiustificabilmente bassa perché per gli alberghi a 5 stelle è di 3 euro, cioè solo un euro in più degli hotel a una stella che non hanno neppure il bagno in camera: sulla suite di Mick Jagger, che costa più di 10mila euro, ci sono solo tre euro di tassa di soggiorno. Io ho voluto portarla al massimo consentito dalla legge”.

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