La Corte d'Appello di Firenze, presieduta da Grazia D'Onofrio, alle 12 si è ritirata in camera di consiglio per emettere la sentenza al termine del processo per il naufragio della Costa Concordia, che vede imputato l'ex comandante Francesco Schettino.
La lettura della sentenza, in un primo momento annunciata per le 18, è slittata intorno alle 19.30.
La Corte ha vietato le riprese televisive della lettura della sentenza. Schettino, hanno fatto sapere i suoi difensori, non sarà presente e attende la sentenza nella sua casa di Meta di Sorrento. Fin dall'inizio del processo d'Appello, lo scorso 28 aprile, non si è mai presentato in aula per una precisa scelta difensiva, per evitare che le udienze diventassero uno show, come da lui stesso spiegato in una memoria consegnata alla Corte.
In primo grado Schettino è stato condannato dal Tribunale di Grosseto a 16 anni di reclusione e un mese di arresto. In Appello il sostituto procuratore generale Giancarlo Ferrucci, ricalcolando la pena, ha chiesto di condannare Schettino a 27 anni di reclusione e tre mesi di arresto. La difesa di Schettino ha chiesto l'assoluzione per tutti i reati a lui contestati.