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Concorsone scuola, Consiglio di Stato ammette laureati senza abilitazione

29 aprile 2016 | 14.45
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Mentre sono in corso di svolgimento le prove del secondo giorno del concorsone della scuola che mira ad immettere in ruolo oltre 60.000 nuovi insegnanti, il Consiglio di Stato accoglie con decreto il ricorso degli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, ribaltando la decisione del Tar Lazio sul primo ricorso accolto e ammettendo i laureati privi di abilitazione a partecipare. Lo comunicano gli stessi avvocati Michele Bonetti e Santi Delia. "Si tratta del primo accoglimento con decreto ottenuto in appello che riconferma il primo decreto ottenuto al Tar dagli avvocati Bonetti e Delia", spiegano.

"L'obiettivo di viale Trastevere era evidentemente volto a ridurre la platea dei partecipanti impedendo anche la mera presentazione della domanda a tutti i docenti non in possesso dell'abilitazione seppur spesso assunti quali supplenti dalle Graduatorie di Istituto e quindi già da tempo nel mondo della scuola o ancora escludendo chi già ha un posto a tempo indeterminato - spiega lo studio legale Santi Delia - Per costoro, in particolare, il Miur ha deciso che avendo già un posto in scuola statale non v'è spazio per una nuova assunzione e, quindi, per un loro miglioramento professionale".

"Tali fini", secondo i legali, "avrebbero dovuto essere espressamente previsti dal legislatore e da esso perseguiti con i diversi strumenti già in passato ampiamente utilizzati allo scopo (immissioni in ruolo ex lege, concorsi riservati, riserve nei concorsi pubblici), ciò che nella specie non è avvenuto assistendosi a una vera e propria segregazione nei confronti di tali soggetti". Il Consiglio di Stato ha quindi consentito con provvedimenti di urgenza di presentarsi agli esami stessi.

Sono oltre 20.000, fanno sapere dallo studio, i ricorrenti che hanno tentato la strada dei Tribunali per ottenere di poter partecipare, ad armi pari, a un concorso che, secondo l'art. 1 del Regolamento sull'accesso al pubblico impiego, deve avvenire "per concorso pubblico aperto a tutti".

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