La richiesta fondamentale che Confagricoltura fa al prossimo governo italiano è una "maggiore competitività". "Oggi più che mai abbiamo la necessità di avere un'agricoltura che sia in grado di competere sui mercati globali" sostiene Massimilano Giansanti in un'intervista all'Adnkronos in vista delle prossime elezioni.
"Il made in Italy sta andando bene, in questi anno abbiamo avuto una crescita importante dell'export di prodotti agricoli ma - sottolinea Giansanti - va anche detto che le importazioni oggi superano le esportazioni. E questo ci deve far riflettere sulla nostra capacità di auto- approvvigionarci di prodotti italiani. Il tema della competitività deve mettere in condizioni l'agricoltura italiana di poter produrre ad un costo più basso a fronte dei prezzi mondiali".
Ma per essere sempre più competitivi "abbiamo bisogno di maggiori infrastrutture perché l'Italia è in ritardo. - prosegue il presidente di Confagricoltura - Sto pensando non solo a strade e autostrade ma anche ai porti e agli aeroporti".
"Abbiamo ad esempio, importanti produttori di insalata che dalla Piana del Sele esportano su mercati importanti come il Sudest asiatico ma che imbarcano le loro insalate, quindi un prodotto fresco, ad Amsterdam. Questo avviene perché le tariffe aeroportuali olandesi sono molto più basse di quelle italiane".
Nell'area del Mediterraneo inoltre "il porto del Pireo viene privilegiato dagli investimenti cinesi e noi rischiamo di essere secondi". Senza contare che "a livello europeo i porti più importanti sono Rotterdam e Amburgo. Dunque rispetto a questa mancanza di competitività bisogna reagire con una serie di proposte che mettano al centro dell'azione politica la competitività di un settore importante e strategico come quello agroalimentare italiano" conclude Giansanti.