Roma, 7 mag. (Labitalia) - Stenta ad avviarsi una ripresa solida dell'economia italiana. E' questa la sintesi che fa Confcommercio presentando l'indicatore dei consumi di marzo che ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al mese di febbraio e una diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Dato negativo nonostante ad aprile vi sia stato un aumento della fiducia delle famiglie grazie alle aspettative generate dal miglioramento del quadro economico generale, dalle prospettive di una riduzione del carico fiscale e dal contenimento dell'inflazione.
Tuttavia la maggiore fiducia non si è ancora tradotta in una ripresa della domanda per i consumi. Secondo le stime di Confindustria, infatti, ad aprile la produzione industriale ha segnato una variazione nulla rispetto al mese di marzo, anche se c'è stato un lieve incremento dello 0,8% sugli ordini. A sostenere ulteriormente le aspettative delle famiglie, precisa Confcommercio, potrebbe contribuire il miglioramento del mercato del lavoro. A marzo c'è stato un incremento degli occupati rispetto a febbraio, con 73mila lavoratori in più, accompagnato da una leggera diminuzione del numero dei disoccupati, scesi di 5mila unità su base congiunturale.
L'indicatore di marzo, sceso dello 0,1% rispetto a febbraio, rifletta una difficoltà nella ripresa della domanda per i consumi, che si registra sia per i beni che per i servizi. In particolare si evidenzia una flessione dei beni e servizi per la mobilità (-0,8%) e per l'abbigliamento e le calzature (-0,4%). Solo alimentari e bevande hanno registrato un aumento dello 0,5% rispetto al mese di febbraio.
